Chrono Asterix #8: Come fu che Obelix cadde da piccolo nel paiolo del druido

Goscinny e Uderzo viaggiano nel passato di Asterix e compagni, per raccontare in un libro illustrato come obelix cadde nella pozione magica di Panoramix...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Nel 1965 René Goscinny scrive per Pilote il racconto Come fu che Obelix cadde da piccolo nel paiolo del druido per rivelare "le origini" del personaggio che si è già imposto sul protagonista della serie, accattivandosi la simpatia di tutti i lettori. Si tratta di un racconto ambientato nel passato, quando i protagonisti avevano solo 6 anni, lo stesso numero di avventure a fumetti di Asterix che erano uscite al momento della realizzazione della storia.

Obelix pozioneLa narrazione in prosa non è una novità per Goscinny, che ha da poco terminato il quinto e ultimo libro de Il piccolo Nicolas; decide così di raccontare le vicende di un altro gruppo di bambini, stavolta ambientate nell'antica Gallia. I protagonisti infatti sono i personaggi dell'irriducibile villaggio che resiste all'invasione romana, quando ancora erano bambini. È divertente scoprire l'infanzia di Asterix e Obelix, fino a conoscere le circostanze in cui si è verificato l'evento citato nel titolo.

In realtà il racconto originale è più breve di quello che è giunto fino a noi ed è accompagnato solamente da una manciata di disegni. È Albert Uderzo a riprendere in mano l'opera nel 1989, allungando il testo e aggiungendo altre illustrazioni, fino a completare la versione che sarà raccolta in volume e pubblicata in tutto il mondo come albo speciale della serie. Si tratta probabilmente anche di un modo per omaggiare il suo compianto compagno, scomparso da più di un decennio, attraverso il recupero di una sua opera secondaria che aveva le potenzialità per essere approfondita.

La visione dei personaggi che conosciamo fa sorridere, così come avviene anche per i loro genitori, tutti molto simili all'aspetto che avranno i loro figli da adulti; in alcuni di loro si possono riconoscere alcune caratteristiche "ereditarie", come la collezione di elmi romani fatta dal padre di Obelix. Sorprende invece che il portatore di menhir si riveli un bambino timido e poco incline alla violenza, preso di mira dai suoi compagni e difeso dal coraggioso e fedele amico Asterix. Ma un calderone di pentola magica cambierà tutto...

Molto belle le illustrazioni realizzate da Uderzo per la seconda versione di questo racconto, in cui i suoi disegni possono respirare senza essere costretti nella gabbia di una tavola a fumetti, concedendosi anche paesaggi meno fitti di dettagli realizzati con un tratto più delicato, dove invece di una china decisa troviamo un tocco più soffice adatto a un libro illustrato per bambini.

CHRONO ASTERIX:

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