Orfani - Nuovo Mondo 9: Frammenti, la recensione
Frammenti è titolo perfetto per questo collage di stili a cui contribuiscono un poderoso team di artisti e le penne di Roberto Recchioni e Michele Monteleone
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Arrivati di fronte a un enorme discarica, il gruppo formato dalla ragazza, Cesar e Vincenzo, deve trovare un varco per poter finalmente uscire dal Pozzo, l'enorme carcere in cui li ha rinchiusi la perfida Juric, ormai prossima a dare alla luce il figlio suo e di Ringo. Mentre i tre affrontano l'ennesima minaccia, questa volta incarnata da micidiali droni addetti alla pulizia della prigione, l'ex Mocciosa fa irruzione, alla ricerca delle sue prede. L'accoglienza per lei è tutt'altro che benevola da parte dei detenuti. La prova più dura tuttavia, non è resistere all'assalto della folla inferocita ma alle schegge impazzite di ricordi che la tormentano.
Veniamo quindi a coloro i quali conosciamo bene come matite della serie, vale a dire Luca Casalanguida e Werther Dell'Edera, che hanno dato rispettivamente forma e immagine all'incontro della presidentessa del Nuovo Mondo con un famoso scrittore per una particolare richiesta, e al dissidio interiore di Sam, al confronto con il proprio passato e il mostruoso presente che stanno riducendo in brandelli quello che resta del suo io.
Il contrasto cercato è sempre originale e inconsueto, quasi un albo antologico che ha richiesto ben due coloriste, Alessia Pastorello e Stefania Aquaro, per produrre brani così distinti e comunque parte di un tutto. Se in E non avrà paura l'encomiabile risultato finale fu un prodotto autoriale, un'esplosione estetica ed emozionale, in Frammenti è esplicito un intento più ludico, un taglio maggiormente pop, che ha richiesto un coraggio ancora più estremo da parte di Roberto Recchioni.