Chrono Star Wars #56 - Invasion vol. 1: Refugees

Gli universi “paralleli” dei romanzi e dei fumetti post-Il Ritorno dello Jedi si incontrano in Star Wars Invasion, dove imperversa la guerra contro gli Yuuzhan Vong...

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Star Wars - Invasion vol. 1: Refugees

Graphic novel

Data di pubblicazione: luglio - novembre 2009

Autore: Tom Taylor

Disegnatori: Colin Wilson

Colori: Wes Dzioba

Copertina: Jo Chen

Recensione di Fiorenzo Delle Rupi e Francesco Vacca

Star Wars Invasion Vol. IFin dalle origini del vecchio Universo Espanso, romanzi e fumetti si sono, per così dire, dati battaglia per vincere quello che era il periodo più interessante da approfondire, cioè quello successivo a Il ritorno dello Jedi.

Il primo round, tra i romanzi di Timothy Zahn e il Dark Empire di Tom Veitch, finì per essere vinto dalla Bantam Books, allora licenziataria per i romanzi a marchio Star Wars. Zahn plasmò, di fatto, il futuro della galassia lontana, lontana, relegando personaggi e situazioni messi in campo da Veitch a mere aggiunte al setting imposto dai suoi romanzi.

Dark Horse Comics, che aveva in mano la controparte fumettistica della saga stellare, non si diede per vinta e iniziò la creazione di un suo universo post-Endor che potesse essere complementare - e, perché no, via via sostituire - quello romanzesco. La casa editrice dell’Oregon cominciò a piantare i semi di questo progetto fin dal secondo capitolo della trilogia di Crimson Empire, uscito tra il 1998 e il 1999, facendovi apparire per la prima volta il personaggio di Nom Anor, avanguardia di una invasione di alieni extra-galattici che avrebbe dovuto poi essere sviluppata in una apposita, successiva, serie.

Anche questa volta, però, i piani della Dark Horse erano destinati a fallire. Nel 2000, in seguito all'uscita nei cinema di La Minaccia Fantasma, George Lucas dichiarò definitivamente che la Saga cinematografica si sarebbe fermata a sei episodi e che mai si sarebbe spinta oltre gli eventi de Il ritorno dello Jedi. L'annuncio fece crollare i paletti che, fino ad allora, avevano contenuto le possibilità dei romanzieri e dei fumettisti. Mentre prima i personaggi principali non potevano essere uccisi, non si potevano capovolgere le sorti della galassia e, più semplicemente, andava mantenuto uno status quo che non entrasse in contrasto con un'eventuale terza trilogia, ora romanzieri e fumettisti si ritrovavano improvvisamente liberi di portare le trame dove preferivano.

Del Rey Books, nuovo licenziatario per i romanzi di Star Wars, non perse tempo. Dopo la "chiusura" del ciclo di storie dell'era Bantam, con l'annuncio del famigerato matrimonio tra Luke Skywalker e Mara Jade, mise in cantiere un'imponente serie, dal titolo The New Jedi Order, che prometteva cataclismi mai visti prima nell’Universo Espanso.

E così fu: il nuovo nemico era una razza di invasori extragalattici, fanatici religiosi e dediti all’automutilazione: gli Yuuzhan Vong. Dotati di un'avanzatissima biotecnologia, miravano a fare della galassia lontana, lontana la loro nuova patria, "vongformandone" i mondi ed epurandola dalla - per loro - blasfema tecnologia. I piani della Dark Horse per un seguito a fumetti delle avventure di Luke e soci andavano così in frantumi. E, ironia della sorte, anche il personaggio di Nom Anor venne ripreso dalla Del Rey e riadattato come avanguardia dei Vong stessi.

Alla compagine fumettistica non rimanevano che le briciole di questa era, come la miniserie Chewbacca, uscita in seguito alla morte del wookie, avvenuta proprio nel primo romanzo di The New Jedi Order, dal titolo Vector Prime.

Ci sarebbe voluto il 2006, con l'uscita di Legacy, perché anche i fumetti potessero vantare il loro sequel starwarsiano, pur ambientato in un futuro remoto. E poi, tre anni dopo, Dark Horse poté finalmente mettere in cantiere una serie ambientata durante la maturità del trio classico, fino ad allora “epoca” per eccellenza dei romanzi: Invasion. Diciassette uscite (dal numero 0 al numero 16) divise in tre archi narrativi.

Il primo, Refugees, ha l’onere di presentare (o ripresentare) tanto i villain della storia, quanto gli eroi classici che ora si trovano in un contesto piuttosto diverso da quello in cui li avevamo lasciati durante le celebrazioni per la sconfitta dell’Impero alla fine di Episodio VI. Alternando la narrazione tra più fronti veniamo quindi introdotti agli Yuuzhan Vong e alle loro peculiarità in modo decisamente efficace e poco didascalico, rendendo comprensibile - anche per chi non abbia letto i libri di The New Jedi Order - con chi se la debbano vedere i nostri.

Più semplice è il discorso per il gruppo degli eroi. Il lettore dei comic books stellari già sa chi è Mara, che l’ex Emperor’s Hand ha sposato Luke, e che Han e Leia hanno tre figli (Jacen, Jaina e Anakin, tutti allievi Jedi presso l’Accademia Jedi dello zio). Il gap da colmare, su questo fronte, è decisamente minore.

La serie a fumetti, a differenza della parallela collana di romanzi, annovera tra i protagonisti anche la famiglia reale di Artorias, i Galfridian.  Divisi dopo l’attacco dei Vong ai danni del pianeta, troviamo in questo primo storyarc il re, Caled, organizzare la resistenza contro gli invasori, il figlio Finn iniziare l’addestramento Jedi presso l’Accademia di Luke Skywalker e la regina, Nina, e la figlia, Kaye, prigioniere sull'astronave Vong.

Le storyline procedono parallelamente e ci permettono di assistere da un lato alla lotta dei prigionieri dei Vong - guidati da Kaye - che si ribellano ai loro carcerieri e, dall’altro, agli eroi classici (e alla nuova generazione dei Solo) che insieme a Finn prendono parte a una pericolosa missione sulla malfamata luna Nar Shadda. Lì sulla luna dei contrabbandieri, il giovane Galfridian e la famiglia Solo, alla ricerca delle identità umane sotto cui si celano le avanguardie Vong (quelle tra cui si annovera il Nom Anor che Del Rey soffiò a Dark Horse…), scoprono che lo stesso re Caled è in pericolo: uno dei suoi più fidati collaboratori, Dulac, non è chi hanno sempre pensato che fosse…

Questo primo volume mette inoltre in evidenza, in modo particolare, la tematica del rapporto tra padri e figli, scavando tanto nel rapporto tra Caled e Finn - effettivi protagonisti di questa versione fumettistica della guerra con i Vong - che in quello tra Anakin Solo e suo padre Han, divisi dalla difficile scelta del giovane che - per salvare la popolazione di Sernpidal è stato costretto a lasciar morire Chewbacca, come narrato in Vector Prime.

Equilibrio della Forza

Lato Chiaro

Nonostante debba riallacciarsi ad eventi, personaggi e situazioni praticamente inedite per i fumetti, Refugees riesce a presentare in modo efficace la galassia di questo perdio “storico”, i suoi eroi e le minacce che deve affrontare. La lettura è colma di riferimenti che fanno la felicità del lettore navigato e del “tuttologo” starwarsiano e permette, finalmente, di vedere situazioni, eventi e personaggi fino ad allora solo letti nelle pagine dei romanzi. È un piacere, inoltre, vedere Luke in veste di Maestro Jedi, con un’ironico siparietto che reinterpreta una famosa scena del suo addestramento presso Yoda, durante gli eventi di The Empire Strikes Back.

Lato Oscuro

La mole di informazioni da assimilare, per il lettore meno esperto, è decisamente più alta della media e il meno attento potrebbe trovarsi spaesato in un contesto tanto differente dal solito.

Giudizio Finale
Un’ottimo inizio per una serie dalle grandi promesse e che permette, finalmente, a Dark Horse di muoversi durante il periodo della maturità degli eroi classici.

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