Young Animal: Gerard Way, la Doom Patrol e il ritorno della sperimentazione in casa DC Comics
Gerard Way parla con entusiasmo della missione della sua nuova etichetta DC Young Animal: riscoprire lo spirito degli anni Ottanta e Novanta e rivitalizzare lo sperimentalismo
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Ho intravvisto l'opportunità di dar vita a un grosso progetto creativo assieme a degli ottimi collaboratori. Desideravo creare questo compatto gruppo che potesse realizzare delle follie artistiche, portando i personaggi coinvolti dove non sono stati per molto tempo e poi ancora oltre. Personalmente credo che il mio lavoro sarà mescolare le carte e prendermi dei grossi rischi. Sarà il lavoro di tutti, in Young Animal. Non vedo l'ora. Se faccio qualcosa, è perché mi appassiona molto.
La scelta dei personaggi inseriti in Young Animal è avvenuta rapidamente ed è stata di pancia. Ho iniziato a parlare con Dan DiDio e Jim Lee in Sud America, dove stavamo presenziando a delle convention in Brasile. Erano dieci anni che volevo lavorare con la DC. All'epoca parlai con Shelley Bond della possibilità di scrivere una serie, che poi è diventata Doom Patrol. Ci sono stati un sacco di incidenti di percorso, ma adesso pareva il momento giusto.
Jim Lee ha suggerito l'idea di un'etichetta che facesse da contenitore a un po' di idee, ed è stata una buona proposta, perché mi sarei sentito da solo su di un'isola se mi fosse stata semplicemente affidata Doom Patrol. Ora ci sono diversi progetti dall'ispirazione simile a fargli compagnia, con l'obiettivo di rivitalizzare la sperimentazione nell'alveo del fumetto mainstream. Alla DC lo fanno da sempre e possono farlo ancora una volta. Hanno una grande storia in questo campo e, dunque, è ora di usarla.
Da lì in poi, racconta Way, ogni cosa è accaduta da sé, con grande libertà da parte sua nella scelta dei titoli da includere nel progetto e anche dei talenti da coinvolgere, selezionati in collaborazione con Shelley Bond e Molly Mahan.
Credo che il primo passo sia onorare tutto il materiale adulto e sperimentale che ci ha preceduti in DC, il secondo quello di stravolgerlo completamente. Ecco l'idea. Scrivendo Doom Patrol, il tuo lavoro è di gettartici e lasciare il segno, gettare tutto quanto in un frullatore e sconvolgerlo meglio che puoi. La serie si nutre di caos e bizzarria.
Quando ho iniziato a realizzare Umbrella Academy, tantissimi dicevano che somigliava alla Doom Patrol di Grant [Morrison - NdR]. Avevano ragione, perché era la mia più grande ispirazione. Ma ho preso spunto anche dalle primissime serie dedicate alla squadra, alcune delle cui storie ho proprio preso di peso anche nei titoli. Come fare a spingersi ancora più in là? Correndo rischi. Recupereremo alcuni vecchi personaggi per usarli in nuovi modi. Una delle grandi costanti della Patrol è il cambiamento. Robotoman cambia il suo corpo. Larry Trainor diventa Rebis. I personaggi sono sempre in costante divenire.
Nick Derington è l'artista designato per svolgere questo lavoro, suggerito da Shelley Bond, nonostante da qualche anno sia lontano dal mondo dei comics. La chimica tra lui e Way è stata immediata sin dal primo incontro.
Il progetto è che Young Animal rimanga con noi a lungo, come ha fatto la Vertigo. Sarebbe una figata, per la DC, ottenere questo risultato. Quando si pensa a questa casa editrice, la prima cosa che mi viene in mente sono le scommesse fatte negli anni Ottanta, quando ebbe il coraggio di stampare cose come Watchmen, Il Ritorno del Cavaliere Oscuro. C'era una visione molto chiara del nuovo fumetto, all'epoca. Si accettò di produrre serie dall'immaginario adulto in un'epoca in cui nessun altro faceva altrettanto.
L'idea è quella di partire da questi quattro titoli, che già non sono pochi, per poi veder crescere l'etichetta. Le serie saranno mensili e ho un atteggiamento simile a quello che avrei nei confronti di una editrice indipendente, tipo la Sub Pop. Gli anni Novanta mi hanno reso la persona che sono e ci sono un sacco di altri lettori che condividono questa sensazione.
Le storie raccontate nelle serie Young Animal, saranno quanto più connesse possibile con l'Universo DC, fintanto che questa connessione avrà un senso. Tuttavia Way chiarisce sin da subito di non essere coinvolto nel turbine di Rebirth. Ci sarà la possibilità di vedere altri personaggi della casa editrice, quando e se sarà sensato inserirli nelle vicende.
Per i fan di Umbrella Academy ci sono notizie, nonostante l'autore sia entusiasta nel chiamare "casa" Young Animal, che pare configurarsi in tutto e per tutto come una sua creatura. Il suo rapporto con Dark Horse è infatti del tutto intonso e ancora ottimo.
Umbrella Academy continuerà ad uscire. Avrò sempre grande affetto per la mia famiglia Dark Horse. Non ho un contratto in esclusiva con la DC, anche se ovviamente sarò molto più impegnato su tanti più fronti, ora.
Non pare dunque dato sapere in che termini gli impegni che concernono Young Animal possano concordare con il lavoro su Umbrella Academy. Per ora, bisogna accontentarsi di una generica dichiarazione di intenti di continuare a lavorare alla serie.
Fonte: CBR | CBR