Topolino 3153, la recensione
Abbiamo recensito per voi Topolino 3153, albo che contiene la prima parte del crossover tra PK e DoubleDuck intitolato Timecrime
Stiamo parlando del primo episodio del crossover (o "autocrossover", com'è stato definito dagli autori) tra PK e DoubleDuck intitolato Timecrime, culmine delle celebrazioni per il ventennale dell’incarnazione fantascientifica di Paperinik.
Timecrime segna anche il ritorno a PK di Paolo Mottura, uno degli storici artisti del PK Team responsabile della prima gloriosa serie. A lui dobbiamo alcune inquadrature da brivido, una su tutte la splash-page con il profilo di Notre Duck che si staglia su una notte di luna piena.
Segue Paperino buono-a-tutto, del sempre ottimo Alessandro Sisti che, per le matite di Davide Baldoni, parte dalla più classica delle situazioni per lo sventurato papero, eterna vittima dei creditori, facendogli superare in modo geniale l’impasse.
Le quattro tavole di Colpo da stagista con Gambadilegno (di Giorgio Fontana e Francesco D’Ippolito) sono purtroppo banali e decisamente sotto la media, decisamente alta, di questo numero.
L’ultima storia di questo numero, Zio Paperone e l’energia serpeggiante, scritta da Giorgio Figus per i disegni di Mario Ferracina, ha invece il sapore di una mezza occasione mancata. C’è la sensazione che questo racconto avrebbe potuto dare qualcosa di più, pur essendo divertente e gradevole.
Completano il volume di questa settimana le tre divertenti storie autoconclusive a tema botanico di Alessandro Sisti e Renata Castellani.
Da segnalare, tra le rubriche, la doppia intervista a Francesco Artibani e Paolo Mottura circa la realizzazione di Timecrime.