Naruto 72, la recensione

Abbiamo recensito per voi l'ultimo capitolo della lunghissima saga di Naruto, edito da Planet Manga

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Quanto abbiamo aspettato spasmodicamente e al contempo temuto questo momento? Non accade sempre così, quando un'opera che ci ha appassionato intensamente giunge al termine? Siamo impazienti di conoscerne la conclusione e al contempo costernati nel dover porgere il proprio commiato e salutare personaggi che sono entrati a far parte della nostra quotidianità, che percepiamo ormai come nostri amici.

Naruto ci ha accompagnato per quindici lunghi anni, accendendo la passione nella prima generazione di lettori e trasmettendola poi a tutte le successive. Come nella vita, così nel fumetto, ogni ciclo, ogni epoca, ha una fine che apre a un nuovo inizio.

È questo il messaggio del capolavoro di Masashi Kishimoto, che conclude l'ultimo capitolo di un successo difficilmente eguagliabile qui in Italia. Il suo è un richiamo a chi ci sostituirà e prenderà il nostro posto, ripercorrendo magari in maniera diversa e innovativa il nostro cammino esistenziale, compiendo altri errori, conquistando altre mete.

Kaguya è sconfitta, Naruto e Sasuke, aiutati dall'Eremita delle Sei Vie della Trasmigrazione che ha donato loro in pari quota il suo chakra e i suoi poteri, hanno avuto la meglio. Ma non è ancora tempo della pace definitiva tra i villaggi, almeno secondo Sasuke.

In gioco ci sono la sua concezione di hokage e quella del protagonista, antitetiche, inconciliabili. Unica è la soluzione: uno scontro mortale tra i due ex compagni, cresciuti insieme a Sakura nell'accademia ninja. Il duello sarà all'ultimo sangue, fino allo stremo delle forze, ognuno secondo il proprio credo, il personale rapporto e utilizzo dei mitici cercoteri.

Nell'episodio finale di Naruto emerge uno degli elementi fondanti di questa fantastica saga, un'amicizia inscindibile che può esistere anche attraverso una leale rivalità. È un messaggio potentissimo, perché si può essere avversari, avere principi e valori diversi, ma non per questo non amarsi e rispettarsi sopra ogni cosa.

Kishimoto ce lo racconta a modo suo, con l'energia esplosiva, la magmatica plasticità delle sue tavole. Il suo fumetto è un manuale di arte sequenziale, che ha fatto e farà scuola in Giappone e nel resto del mondo.

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