Marvel: Al Ewing inaugura il crossover tra Ultimates e Contest of Champions

Al Ewing parla dei due nuovi archi narrativi di Contest of Champions che si connettono direttamente alla serie Ultimates e a Civil War II

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
Al Ewing torna a parlare di Contest of Champions, il particolarissimo titolo Marvel a metà fra prodotto crossmediale, revival del passato e arco di storie non sempre allineato con la continuity. Dopo aver messo in mostra le battaglie architettate su Battleworld ricostruito dal Maestro, ecco che la serie entra in diretto conflitto con una parte importante dell'Universo Marvel in ricostruzione.

La realtà dominata dall'Hulk dittatore di un futuro alternativo viene scoperta dagli Ultimates, la cui serie è parimenti scritta da Ewing. Il supergruppo di grossi calibri e di intervento cosmico a tutela della Terra si troverà a dover sventare i piani del Maestro e il suo potere semidivino, assicurato dall'Iso-Sfera.

Contest of Champions #9, copertina di Mark BagleyRicreare Battleworld è sempre stato l'obiettivo del Maestro. Da Secret Wars in poi ha desiderato diventarne l'incontrastata autorità, quindi è questione di orgoglio, la sua. Altrimenti si sarebbe costruito un pianeta tutto suo, da qualche parte. In effetti, ha ora il potere di un dio, il che lo rende incredibilmente pericoloso, e gli unici limiti sono quelli che si autoimpone. Essendo un essere intimamente legato al potere fisico, ragiona solo in questi termini. Inoltre è innamorato del combattimento corpo a corpo.

Gli altri partecipanti ai tornei sono suoi prigionieri e Jake Gallows, il Punitore del 2099, è il suo capo-carceriere definitivo. Ossessionato da Frank Castle dai suoi diari di guerra, è anche fissato con il sistema penale, che nel suo futuro alternativo, in pratica, non esiste. I crimini potrebbero essere tutti quanti risarciti con mezzi pecuniari, ed è questa la cosa che ha fatto impazzire Jake in prima istanza. Su Battleworld, ha ricreato il suo famigerato Punishment Hotel, da cui difficilmente qualcuno può uscire, e in cui funge da giudice, giuria e boia.

L'Iso-Sfera è simile al Cubo Cosmico e alle Gemme dell'Infinito, le quali desiderano costantemente di essere riunite, mentre il Cubo ha dimostrato varie volte di essere senziente. Forse anche nel nostro artefatto è presente una forma di intelligenza, o forse non fa altro che attrarre esseri ed entità di grande potere come un magnete. La domanda è: qualcuno potrebbe rubarla al Maestro come lui ha fatto con il Collezionista?

Attualmente, la vicenda principale è quella del gruppo dei prigionieri, alcuni eroi e altri criminali, che devono dare il meglio di sé e si trovano a dover collaborare per sopravvivere alla terribile prigione di Gallows. Tra loro c'è appunto Outlaw, una versione del Punitore che non utilizza misure letali e che si è pertanto attirato le ire del proprio carceriere. Dal numero #7 della serie, inizia invece l'arco narrativo che va sotto il titolo di Ultimate Fighting, che vedrà presenti nella storia gli Ultimates.

Ultimates #8, copertina di Kenneth RocafortEra piuttosto prevedibile che le mie serie finissero per incontrarsi e, con il Maestro a questo livello di potere cosmico, gli Ultimates potrebbero davvero trovare pane per i loro denti. Il loro fumetto è piuttosto riflessivo, non particolarmente votato all'azione, quindi sarà divertente dargliene un po' in pasto. In effetti saranno una sfida notevole anche per un Maestro quasi divino, ma avranno bisogno di aiuto. L'entità di questo aiuto renderà la loro battaglia una delle più strane mai messe in scena.

Entreranno a far parte della storia i Symbiods, le creature nate dalla fusione di un simbionte in stile Venom con l'entità nota come Void, la versione malvagia di Sentry. Si tratta di personaggi nati all'interno del videogame online di Contest of Champions che recupero all'interno del fumetto.

L'arco narrativo Ultimate Fighting sarà disegnato da Rhoald Marcellius, un artista relativamente poco conosciuto, il cui stile è descritto da Ewing come molto espressivo per quanto riguarda la mimica facciale, divertente, e con echi delle matite di Tradd Moore. Da giugno e dal numero #9, Paco Medina farà il suo ritorno sulle pagine della serie.

Da lì inizierà il ciclo di storie ancora successivo che si lega direttamente a Civil War II e si intitolerà Civil War One. Daremo un'occhiata dentro una linea temporale in cui Iron Man e i suoi hanno vinto la prima Guerra Civile in modo molto più decisivo di quanto non abbiano fatto nell'Universo Marvel, tanto che alcuni di loro sono adorati dalla gente mentre Steve Rogers marcisce in prigione. Ma l'oscuro prezzo che Tony ha pagato per questa vittoria schiacciante qual è? E cosa accadrà quando giungerà su Battleworld, pieno di lottatori non registrati? Ci sarà da divertirsi.

Vi sembra un'idea folle? Non più di tutte le altre che Ewing ha riversato all'interno di Contest of Champions, che ci appare ufficialmente come il contenitore degli spunti narrativi più allucinati della Marvel attuale, in cui vale più o meno tutto. Del resto, quando l'autore stesso descrive l'atmosfera generale del suo lavoro con le parole "pazzia cosmica", c'è poco da stare tranquilli. Probabilmente, anche poco da annoiarsi.

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Fonte: Comic Book Resources

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