Das UPgrade vol. 1, la recensione

Abbiamo letto e recensito per voi il primo volume di Das UPgrade, il fumetto di Ulf Graupner e Sascha Wüstefeld

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Qual è lo scopo di un recensore di fronte al primo capitolo di un'opera dichiaratamente seriale, all'esordio di un'impresa narrativa chiaramente incompleta e dal respiro decisamente ampio come Das UPgrade? Ebbene, l'obiettivo non può che spostarsi leggermente, dalla valutazione del valore unitario di quel che si è letto a quella delle singole componenti del volume appena concluso e del modo in cui contribuiscono a raccontare la storia in esso contenuta. Il nostro mestiere diventa soprattutto rispondere a una domanda: Vale la pena dare una chance a questa serie?

Nel caso di Das UPgrade la risposta è affermativa. La nuova proposta di BAO Publishing colpisce decisamente la curiosità e gli autori, Ulf S. Graupner e Sascha Wüstefeld, confezionano un prodotto che non lascia indifferenti anche alla luce delle apparenti contraddizioni da cui è sostenuto questo fumetto decisamente non allineato, in cui un tratto e uno stile di disegno cartooneschi e dal sapore addirittura disneyano si mettono al servizio di una storia che tocca temi adulti, eppure parla anche di infanzia. Sfugge alle definizioni, Das UPgrade, che ha il coraggio di far ridere in maniera giocosa proprio come un fumetto per ragazzi e contemporaneamente mette in mostra scene di sesso con naturalezza e creatività. Difficile, se non impossibile, rinchiuderlo dentro un paradigma, soprattutto al termine di un primo numero che promette molto, ma non ha l'ansia di concludere un'unità narrativa, lasciando quasi tutto in sospeso.

Ma facciamo un po' d'ordine. Ai tempi delle due Germanie e del Muro di Berlino, qualcosa di strano è successo. Non sappiamo ancora di preciso cosa, ma certamente c'entrano un farmaco anticoncezionale, un'inquietante infermiera che non è solo un'infermiera, un cantante americano figlio dei fiori e una pioggia di polvere cosmica. Il risultato è Ronny, un bambino nato nella Germania comunista con il potere del teletrasporto. Negli anni della giovinezza e adolescenza, Ronny diverrà un vero e proprio supereroe antisistema, in grado, grazie ai suoi poteri, di portare famiglie intere di dissidenti politici al di là del confine, per consegnarli al mondo libero che anelano. Nel 1992, però, il muro è caduto, Ronny si avvicina ai trent'anni e non sa che fare della propria esistenza, spogliato com'è del ruolo di eroe. Si sente inutile e la sua vita è priva di uno scopo.

Il primo volume di Das UPgrade racconta, in maniera alternata, le avventure del piccolo Ronny, le gesta dell'uomo annoiato e precocemente invecchiato che è nel '92, gli eventi all'origine dei suoi poteri, gli intrighi che ruotano attorno alla sua nascita e al suo operato, la storia di colui che il caso ha legato a doppio filo a lui a due continenti di distanza, un uomo che ancora lo cerca senza darsi per vinto. Il tutto in meno di sessanta pagine. Ora capite perché non siamo in grado di dirvi se il volumetto sia bello o meno e dobbiamo limitarci a dirvi se ci ha incuriositi oppure no. E lo ha fatto, tranquilli.

Lo ha fatto perché, pur risultando ontologicamente incompleto e ignorando, non senza una certa dose di sana incoscienza, la regola non scritta per cui ogni uscita dovrebbe risolvere almeno una delle linee narrative che apre o un suo settore riconoscibile e coerente, il primo volume di Das UPgrade è colmo di belle cose e di buone idee. Innanzitutto è davvero splendido da guardare: lo stile di Wüstefeld non ci mette molto a conquistare. Dentro ci trovate echi disneyani, ma ricordi meno scontati di Benito Jacovitti, un altro autore che non aveva paura di mescolare i piani quando si riferiva al proprio pubblico. Inoltre il cartoonist tedesco mostra una consapevolezza degli strumenti narrativi del disegno davvero sorprendente, passando dalle grandi tavole particolareggiatissime, cui il grande formato dell'edizione rende ampia giustizia, a pagine le cui vignette sono abitate da scene dal forte sapore cinematografico, come un paio di montaggi alternati.

La scelta, che per alcuni può rappresentare un fattore di confusione, di un intreccio dai tanti salti temporali, aiuta lo stesso Wüstefeld e il collega Graupner, co-sceneggiatori della storia, a introdurre molti temi e connotarli di mistero. Un espediente narrativo classicissimo, secondo alcuni anche un po' inflazionato, ma in cui chi scrive è cascato a mo' di pera cotta, complici il ritmo sempre variabile e la creatività delle soluzioni comiche e narrative. Fosse stato appena più banale, appena più riconoscibile e facile da inquadrare, probabilmente Das UPgrade sarebbe stato etichettabile come la classica incompiuta, in cui due autori di chiarissimo talento riescono solo a metà a confezionare una storia interessante. Invece il sentimento dei contrari che alberga tra le sue pagine è un amo a cui abbocchiamo volentieri. Questo fumetto coloratissimo, che a volte ricorda un classico per ragazzi e a volte spiazza il lettore con immagini da trip psichedelico senza troppi compromessi, ci ha conquistati. Il secondo volume, quando uscirà, sarà un acquisto entusiasta. Sarà, però, altresì il momento delle verifiche e delle conferme. Se anche in quel caso tutto o quasi verrà lasciato in sospeso, Ulf e Sascha dovranno fare davvero i salti mortali per tenerci con sé.

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