Marvel: Joe Kelly e i particolari equilibri di Spider-Man/Deadpool
Spider-Man/Deadpool #1 è uscito nelle librerie americane e il suo sceneggiatore, Joe Kelly, risponde alle domande dei lettori
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Prima domanda: quale sarà la natura di Spider-Man/Deadpool?
Io e Ed McGuinness cercheremo di creare qualcosa di coerente, su questo fumetto. Quindi diciamo che sarà una serie a termine, ma corposa. Più di sei numeri, meno di mille. Ci stiamo divertendo un sacco e siamo molto felici che voi fan ci abbiate accolto calorosamente al nostro ritorno alla Marvel.
Difficile dire se sia più divertente scrivere il personaggio di Deadpool o quello di Spider-Man. Certamente il primo mi viene più facile, perché non ha limiti per quanto riguarda i dialoghi, ma quando Spidey ci si mette ha sempre un asso verbale nella manica.
Inoltre, le sue battute non sono mai cattive, con l'eccezione di quelle destinate a Deadpool stesso, il che le rende un'ottima sfida per un autore. Per ora, Deadpool ha la lingua più tagliente. Aspettatevi evoluzioni nel corso della serie.
Dopo aver accennato alla presenza dell'attuale moglie di Deadpool, che certamente avrà un ruolo nella storia, Kelly ha assicurato ai fan che ci saranno delle comparsate dei comprimari di entrambi i personaggi, chiarendo però che non si tratta di un fumetto che ne ha troppo bisogno, dato che non è strettamente connesso con la continuity Marvel. Lo sceneggiatore ha dunque parlato del particolare rapporto fra i due protagonisti.
Deadpool ha una specie di virilissima cotta per Spidey. A un livello del tutto istintivo, Wade sa che il Ragno è un eroe assolutamente integerrimo e incarna in maniera profonda i valori di onore e integrità che lui, invece, può solo fingere di possedere. Ecco perché Deadpool considera Spider-Man una possibilità di ottenere quel che gli è precluso.
Rispetto al mio passato di scrittore di Deadpool, non ci sono molte differenze in termini di quel che è accettabile dire o mostrare in una storia del personaggio. Se esiste uno scarto tra oggi e ieri, dipende dal fatto che in questa serie c'è anche Spider-Man e, dato il suo bacino di lettori, bisogna stare un po' più attenti alle parole che si usano.
Sarà anche vero che Deadpool è diventato del tutto mainstream, tanto da apparire nei prodotti della Lego e da diventare popolare in luoghi e situazioni non prevedibili anni fa, ma rimane un personaggio estremo. Quando scrivi un fumetto di Spidey ci sono delle aspettative che difficilmente puoi smentire. L'equilibrio è più fragile. Ma alla Marvel tutti stanno lavorando in modo da permettere alla mia parte malvagia di esprimersi al massimo possibile e di questo li ringrazio.
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Fonte: Comic Book Resources