Sergio Bonelli Editore: Adam Wild chiuderà con il numero 26
Gianfranco Manfredi annuncia dal proprio profilo Facebook che la collana dedicata ad Adam Wild chiuderà con il numero 26
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Con un certo stupore e dispiacere, apprendiamo direttamente dal suo autore Gianfranco Manfredi che la sua nuova creatura Adam Wild si concluderà con il n. 26. Ecco il messaggio rilasciato dall'autore, direttamente sulla sua pagina Facebook e alcuni suoi successivi commenti e risposte che ci danno un'idea illuminante della situazione del mercato del fumetto italiano, oggi. Ci limitiamo ad aggiungere che, purtroppo, non sempre la qualità viene premiata…
Continuo a ricevere messaggi su Adam Wild, di cui vi ringrazio. Devo un chiarimento in sintesi: 1. Si concluderà con il n.26? Sì. 2. Vendeva troppo poco? Sì. Meno di tutte le mie serie precedenti. D'altro canto è oggi difficile fare paragoni con il passato ( se paragoniamo le vendite dei dischi e quelle dei libri tra i decenni passati e oggi, è un funerale). Diciamo che attualmente la soglia di sicurezza per i fumetti Bonelli è sopra le ventimila copie mensili. Sotto, scatta l'allarme. Soglie molto più basse di quanto non accadesse in passato. 3. Potrebbe esserci un'inversione di tendenza? Dipende dai lettori. In altre serie è capitato che si sia bloccata la produzione e poi la si sia riaperta perché la serie è risalita uscendo dalla zona pericolo. I piani vanno fatti lo stesso, ma i giochi si possono sempre riaprire, se li riaprono i lettori. 4. Come sarà il 2016 di AW? Questo lo leggerete sulle anticipazioni del sito Bonelli per l'anno prossimo. Io posso solo dire: molto succoso. Tutti stanno dando il meglio. Per i disegnatori questa serie è stata ed è un trampolino. Nessuno la prende sottogamba.
[...] Grazie per averci "donato" 14 ottimi albi e grazie per i prossimi 12 albi. Peccato non poterne leggere di più.
[...] Se poi volete sapere se mi sono pentito, NO. Questa serie mi sta dando delle bellissime soddisfazioni: me le ha date mentre la scrivevo, per i disegnatori con cui ho avuto e ho modo di collaborare, la maggior parte dei quali non conoscevo prima, ogni mese continua a riservarmi delle sorprese e continuo , come tutti gli altri, a lavorarci con estrema attenzione. Il cammino, del resto, è soltanto a metà, sul piano delle pubblicazioni. Ho potuto sperimentare moltissimo. Ho studiato e appreso cose che prima non sapevo. Il rapporto con i lettori che la seguono è caldissimo e gratificante anche sul piano umano. AW per me è un'esperienza che rifarei sempre.[...] Per dare almeno una notizia confortante: AW ha già due edizioni estere e una terza è in arrivo. Questo non era mai accaduto con nessuna mia serie precedente. MV, Volto Nascosto e Shanghai Devil hanno avuto molte pubblicazioni estere ma dopo che si erano concluse. Il futuro di Adam, continuo a esserne convinto, è ancora tutto da scrivere.
[...] E' evidente che il fumetto da edicola è un prodotto particolare che si basa appunto sulle edicole e se le edicole chiudono, andrà ripensato per altri luoghi. Se questi luoghi sono le fumetterie e le librerie , però, non basta piazzare in questi luoghi gli stessi fumetti che si facevano prima per le edicole, bisogna proprio ripensare strutturalmente il prodotto.[...] Ringrazio per tutti i commenti, anche quelli critici. Molti offrono spiegazioni, io sinceramente, le prendo cum grano salis, perché posso fare confronti, ricordo i commenti dei primi anni di Magico Vento: qualcuno scrisse subito dopo il primo numero che era un fumetto illeggibile. Per più di due anni MV venne accusata di essere una serie progettualmente sbagliata. Molti disegnatori che presentammo in quei primi anni erano stati scartati o scacciati da altre serie. Molti lettori non li capivano proprio. Oggi sono dei maestri riconosciuti. Ma a giudicare dopo sono capaci tutti, a giudicare prima pochi. Giusto così, altrimenti tra chi scrive, chi disegna e chi legge non ci sarebbe differenza alcuna, invece c'è, e ci sarà sempre perché l'esperienza è ben diversa. D'altro canto è fin da quando ho debuttato come cantante che le soddisfazioni maggiori, dal pubblico, mi sono arrivate dopo. Spesso MOLTO dopo. Ho sempre sperato che i tempi si accorciassero, e a volte ce l'ho fatta, ma ho imparato a diffidare più delle celebrazioni che delle critiche. I successi veloci e apparenti, da autore, si pagano molto di più di quelli dilazionati nel tempo.
[...] "Perché chiudere Volto Nascosto che vende bene?" chiese Sergio Bonelli all'ultima riunione redazionale di VN. Perché era stata programmata così ed era una serie conclusiva. Oggi i programmi sono sempre di massima. Si fanno e si correggono in corsa e questo vale per tutti.
Fonte: Gianfranco Manfredi