Marvel, Greg Rucka: lavorare con Lucasfilm e le epiche sfide di Star Wars
Greg Rucka ha parlato di Star Wars: L'Impero a Pezzi, miniserie prequel del prossimo film della saga stellare realizzata insieme al nostro Marco Checchetto
Cosa posso dire: si tratta di Star Wars! Ogni volta che accetti di lavorare su una licenza, che si tratti di Marvel, DC o qualsiasi altra cosa, se non entri in quella situazione tenendo gli occhi bene aperti sei uno sciocco. Se accetti di lavorare su Batman e poi ti arrabbi quando ti dicono: “No, Batman non può cedere a un raptus omicida e uccidere 18 persone”, stai solo cercando guai. Non ha importanza il fatto che tu abbia una buona spiegazione (“Ma era controllato dal Joker!”). I proprietari hanno ogni diritto di respingere la tua idea e di dire: “Il personaggio vale molto più di lei signore, e non le lasceremo rompere il giocattolo. Questo non si può fare.”
Episodio VII è protettissimo e la Lucasfilm ha ogni diritto di dire: “Questo è un po’ troppo vicino a ciò che stiamo facendo noi. È meglio cambiarlo.” Io non ho certo intenzione di impuntarmi e di dire: “No!” Mi pagano anche per il diritto di chiamarmi alle 3 del mattino e dirmi: “Abbiamo bisogno che sia riscritto entro le prossime due ore.”
Detto questo, sono miei clienti, e se lo fanno sei volte di fila, io ho ogni diritto di rispondere: “Dovrete pagarmi il doppio”. Il fumetto è l’unico settore in cui una cosa del genere non attiverebbe un pagamento automatico. Chi lavora a Hollywood sa che ottiene due rifiniture: una prima stesura, la revisione e due rifiniture. Se c’è ancora bisogno dello sceneggiatore dopo di quello, scatta un pagamento a parte. E sono ben lieto di fare anche quello, ma come ho detto: “Non sono io a lavorare per voi. Siete voi che siete miei clienti”.
https://youtu.be/6bdic96EhFY