Zerocalcare: L'elenco telefonico degli accolli, la recensione

Abbiamo recensito per voi L'elenco telefonico degli accolli, nuova raccolta di storie del fumettista romano Zerocalcare, edita da BAO Publishing

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Zerocalcare ritorna con la seconda raccolta di storie pubblicate originariamente sul blog che lo ha fatto originariamente conoscere al pubblico, dopo Ogni maledetto lunedì su due. Il nuovo volume, intitolato L'elenco telefonico degli accolli raccoglie ben sedici storie, già apprezzate online in un periodo di tempo che va dal 4 marzo 2013 al 7 aprile 2015. Come già visto nella prima raccolta, anche in questo libro è presente una storia "di raccordo" inedita, che si intervalla fra quelle del blog, a fungere dal fil rouge della narrazione.

Fra le storie raccolte ne L'elenco telefonico degli accolli vi sono autentici capolavori, che hanno ricevuto migliaia e migliaia di apprezzamenti e condivisioni in rete: racconti come Il demone della reperibilità, Quando muore uno famoso, Quello che ti fissa, Il bagaglio a mano o La paura più grande sono delle vere e proprie perle del fumettista romano Michele Rech. Certo, non si tratta di nulla di inedito, ma per dirla in termini "zerocalcariani": sticazzi. Sono in molti a vedere nel digitale il futuro della Nona Arte (e lo stesso artista è partito proprio da lì), ma non si può negare che il fumetto trovi la sua massima espressione nella carta stampata. Chiamateci pure nostalgici, ma non vi è nulla di più bello nel poter tenere fra le mani un bel fumetto, sentirne la consistenza della carta, respirare il profumo (guai a chiamarla "puzza") dell'inchiostro: come disse il leggendario Stan Lee, interpellato sull'argomento, "I fumetti sono come le tette. Sembrano grandiose al computer, ma preferisco averle tra le mie mani!". Conciso ed efficace, poco altro da aggiungere. Ritrovarsi a leggere, magari dopo anni di distanza, storie che abbiamo apprezzato in passato le rende ancora più speciali, specie se queste sono ancora in grado di essere apprezzate a pieno, facendo sorridere ed emozionando come la prima volta, e forse anche di più.

Venendo alla storia inedita presente nel volume, questa tratta di un viaggio, di una crescita: tutti elementi assai cari e onnipresenti nella produzione di Zerocalcare. Con il consueto taglio autobiografico, l'artista ci racconta di un cammino, impervio e faticoso, lungo la "Via delle uova", nella speranza di raggiungere il leggendario Monte Fato, dove chiunque ha la possibilità di sgravarsi dei tanti pesi che la vita ci costringe a sostenere, dei fardelli che, quotidianamente, fatichiamo a tenere in equilibrio e che più volte ci fanno inciampare e cadere lungo il sentiero della nostra esistenza. In questo breve e intenso racconto, dal taglio fortemente metaforico, Zerocalcare ci mostra un altro pezzo della sua crescita, come artista, ma soprattutto come essere umano. È ovviamente questa la parte più apprezzabile de L'elenco telefonico degli accolli, che sorprende ed emoziona, riservandoci poi un toccante e veritiero finale.

Michele Rech c'è riuscito ancora, a parlare di se stesso, ma allo stesso tempo di tutti noi, con semplicità e onestà intellettuale, come già ci ha abituato negli anni. L'elenco telefonico degli accolli è dunque un altro tassello di una storia che ha sicuramente tanto altro da raccontarci, e che non ci si stanca di leggere (e rileggere).

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