Zerocalcare: L'elenco telefonico degli accolli, la recensione
Abbiamo recensito per voi L'elenco telefonico degli accolli, nuova raccolta di storie del fumettista romano Zerocalcare, edita da BAO Publishing
Fra le storie raccolte ne L'elenco telefonico degli accolli vi sono autentici capolavori, che hanno ricevuto migliaia e migliaia di apprezzamenti e condivisioni in rete: racconti come Il demone della reperibilità, Quando muore uno famoso, Quello che ti fissa, Il bagaglio a mano o La paura più grande sono delle vere e proprie perle del fumettista romano Michele Rech. Certo, non si tratta di nulla di inedito, ma per dirla in termini "zerocalcariani": sticazzi. Sono in molti a vedere nel digitale il futuro della Nona Arte (e lo stesso artista è partito proprio da lì), ma non si può negare che il fumetto trovi la sua massima espressione nella carta stampata. Chiamateci pure nostalgici, ma non vi è nulla di più bello nel poter tenere fra le mani un bel fumetto, sentirne la consistenza della carta, respirare il profumo (guai a chiamarla "puzza") dell'inchiostro: come disse il leggendario Stan Lee, interpellato sull'argomento, "I fumetti sono come le tette. Sembrano grandiose al computer, ma preferisco averle tra le mie mani!". Conciso ed efficace, poco altro da aggiungere. Ritrovarsi a leggere, magari dopo anni di distanza, storie che abbiamo apprezzato in passato le rende ancora più speciali, specie se queste sono ancora in grado di essere apprezzate a pieno, facendo sorridere ed emozionando come la prima volta, e forse anche di più.
Michele Rech c'è riuscito ancora, a parlare di se stesso, ma allo stesso tempo di tutti noi, con semplicità e onestà intellettuale, come già ci ha abituato negli anni. L'elenco telefonico degli accolli è dunque un altro tassello di una storia che ha sicuramente tanto altro da raccontarci, e che non ci si stanca di leggere (e rileggere).