Marvel, Secret Wars: Guggenheim sui temi principali di X-Tinction Agenda

I temi del crossover mutante originale incrociati con le paure della cronaca attuale: è così che Marc Guggenheim ha creato il suo sequel a X-Tinction Agenda

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Spoiler Alert
La lunga e turbolenta cavalcata di Secret Wars entra nella sua fase conclusiva, e con essa anche le miniserie che hanno esplorato i vari domini di cui è composto Battleworld. Tra questi, la miniserie X-Tinction Agenda, in cui l’autore Marc Guggenheim e Carmine Di Giandomenico hanno recuperato i personaggi, i temi e le atmosfere del crossover mutante originale da noi noto come Programma Extinzione. Dalle pagine di Comic Book Resources, Guggenheim racconta genesi, sviluppo e conclusione del suo ritorno a Genosha.

Extinction Agenda #4Ho concepito X-Tinction Agenda affinché fosse un sequel vero e proprio dell’originale. Volevo riportare in scena molti dei personaggi essenziali di quella trama e farne i protagonisti di questa serie. Havok, Wolfsbane e Rictor rientrano sicuramente tra questi, come anche Boom-Boom (che ho ribattezzato Bombshell, perché beh, Boom-Boom...) E in più c’è anche Karma. Sono un grande fan di questo personaggio, e i suoi poteri mi hanno aiutato a risolvere molti problemi dal punto di vista narrativo. Aggiungo anche che, sì, ho una grande affinità per gli X-personaggi meno utilizzati. Gli X-Men hanno una panchina affollatissima, dove è possibile trovare molti diamanti allo stato grezzo.

Ho scelto Cameron Hodge come cattivo portante della serie perché, oltre a essere il cattivo dell’evento originale, trovo inebriante il razzismo nudo e crudo di Cameron (non vedo l’ora che il web estrapoli questa frase fuori dal contesto!). È puramente malvagio, odia puramente i mutanti. Non vuole conquistare il mondo o diventare ricco, non è spinto da sete di vendetta o avidità: è soltanto un seminatore di odio vecchio stampo. Anche se non giustifico nessun tipo di razzismo, trovo che sia un personaggio divertente.

C’è un certo gusto nello sceneggiare un cattivo totalmente privo di ambiguità morali. Come scrittore, posso sbizzarrirmi nella cattiveria senza compromessi di Hodge, che tra l’altro lo distingue da molti degli altri avversari degli X-Men. Perfino il razzismo di William Stryker può essere “giustificato” (ecco, questa è un’altra frase che mi metterà nei guai) da una lettura deviata delle scritture. Hodge non ha nemmeno questa scusa. È un razzista nudo e crudo.

[caption id="attachment_80932" align="alignleft" width="198"]Extinction Agenda #4, anteprima 1 Extinction Agenda #4, anteprima 1[/caption]

Al momento di strutturare la trama volevo mantenere il tema principale dell’evento originale (alcuni X-Men rapiti e il resto della squadra che doveva recarsi a Genosha per salvarli) e creare anche qualcosa di originale, e l’idea di un qualche tipo di contagio che uccideva i mutanti e i mutati continuava a ronzarmi in testa. Mi sono chiesto: e se i mutanti e i mutati di Genosha stessero morendo a causa di una malattia incurabile? E se gli X-Men si rifiutassero di aiutarli?

Quando stavo delineando la trama, l’Africa era in preda a una violenta epidemia di Ebola ed ero rimasto sorpreso dal fatto che molte nazioni occidentali si preoccupassero del fatto che i loro dottori si recassero in Sierra Leone per curare la malattia, nel timore che avrebbero potuto riportare il virus entro i loro confini. Questo mi ha dato il motivo di cui avevo bisogno per fare in modo che gli X-Men si rifiutassero di aiutare Genosha, ponendo di conseguenza Wolfsbane e Havok nella poco invidiabile posizione di dover rapire i loro ex-compagni di squadra al fine di salvare la loro nazione adottiva.

Non so quali progetti abbia la Marvel dopo Secret Wars. Almeno due personaggi di X-Tinction Agenda sono concepiti per tornare di nuovo in scena, e spero che lo faranno. Ovviamente, se i lettori la pensano come me e renderanno noti i loro sentimenti alla Marvel, le probabilità aumenteranno esponenzialmente!

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Fonte: CBR

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