Guardians of the Galaxy #1, la recensione
Guardians of the Galaxy rilancia il supergruppo spaziale in era All-New, All-Different Marvel con un'inedita formazione e nuove minacce in arrivo...
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
La pagina introduttiva riassume chi sono i Guardiani della Galassia e come si sono formati, lasciando poi spazio a un "...ma le cose sono cambiate." Brian Michael Bendis aveva preso le redini della testata poco dopo l'annuncio del film dedicato al team spaziale, in una run che ha suscitato un'accoglienza particolarmente fredda da parte dei fan storici del fumetto; ora lo sceneggiatore mescola le carte in tavola, mantenendo però lo spirito leggero e la diversità tra i protagonisti che hanno da sempre caratterizzato la serie.
Si tratta di una formazione con grandi potenzialità, molte delle quali non vengono esplorate nel primo episodio, ma confidiamo che in futuro si creeranno dinamiche interessanti; è una squadra eterogenea e variopinta, presentata in modo un po' troppo invasivo con i loghi di ogni singolo personaggio, una scelta a cui si poteva rinunciare considerando l'elevato numero di presenze in così poche pagine.
Il cast ha appena l'occasione d'interagire, ci sono scambi di battute divertenti e la nuova formazione comincia a capire come relazionarsi, senza alcuno spazio per un approfondimento caratteriale; si tratta di una ventina di pagine rivolte soprattutto ai nuovi lettori, per familiarizzare con il supergruppo e godersi una scazzottata tra le stelle con i Chitauri, ma la vera trama deve ancora iniziare.
L'ultima pagina ci mostra che il pericolo è in arrivo e che metterà presto alla prova i nuovi Guardiani della Galassia. Confidiamo che le buone premesse di questo primo numero siano mantenute anche nel resto della serie.