Doctor Strange #1, la recensione

Dopo quasi 20 anni, Doctor Strange torna il protagonista di una serie regolare, in uno dei rilanci più sorprendenti dell'era All-New, All-Different Marvel

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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È dal 1996 che il Dottor Strange non appare in una serie regolare a lui dedicata; in tutto questo tempo è stato protagonista di miniserie e graphic novel, è apparso in numerose testate e megaeventi e ha fatto parte dei Nuovi Vendicatori e degli Illuminati. Era necessario il rilancio All-New All-Different Marvel e l'imminente lungometraggio cinematografico per convincere la Casa delle Idee a riportare l'esperto dell'occulto al centro della scena con una nuova testata.

Il primo episodio è una presentazione in grande stile di Stephen Strange, tale da domandarsi come un personaggio simile possa essere stato assente dagli scaffali per così tanto tempo; Jason Aaron lo caratterizza come una via di mezzo tra un detective e un acchiappafantasmi in grado di viaggiare tra le dimensioni e utilizzare poteri sovrannaturali, sensibile al fascino femminile e altruista.

Le tavole di Chris Bachalo sono stupefacenti, tanto nelle doppie pagine ambientate in mondi surreali, tra piante minacciose e orsacchiotti di pezza giganteschi, quanto nelle scene urbane ricche di dettagli e creature che solo il Dottor Strange può vedere.

L'universo narrativo dello stregone è arricchito da invenzioni come il Bar Senza Porte, il ritrovo per maghi che sembra uscito da un romanzo di Harry Potter e dove ritroviamo altri personaggi Marvel dotati di poteri occulti; è qui che l'operato del Dottor Strange viene messo in dubbio e il suo desiderio di aiutare più persone possibili potrebbe presto avere delle conseguenze...

Doctor Strange #1 è sicuramente un albo introduttivo, ma già la conclusione dell'episodio lascia presagire che dal prossimo numero la trama entrerà nel vivo, con maggiori pericoli da affrontare.
Dopo la storia principale è presente anche un breve fumetto di una manciata di pagine, scritto dallo stesso Aaron e disegnato da Kevin Nowlan; si tratta di una vicenda ambientata in un'altra dimensione che ha per protagonista un altro stregone, per cui potrebbe sembrare priva di senso e senza alcun collegamento con l'episodio di Doctor Strange, ma è chiaramente l'installazione delle minacce che arriveranno in futuro nella serie principale e apparirà più comprensibile quando sarà riletta con cognizione di causa.

Questa reinvenzione di Strange è fresca e accattivante, tanto che se le prossime uscite continueranno su questa scia potrebbe rivelarsi la più grande sorpresa della linea All-New All-Different Marvel; finora lo stregone dell'occulto era un personaggio misterioso e a tratti old-style, una sorta di supereroe saggio che agiva quasi con superiorità nei confronti dei suoi colleghi.

Purtroppo è troppo tardi perché la versione cinematografica possa ispirarsi a questa versione, che da queste prime pagine ha tutte le potenzialità per diventare uno dei titoli di punta del nuovo corso Marvel. Chi l'avrebbe mai immaginato?

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