Il Divino, la recensione
Abbiamo letto e recensito per voi Il Divino, graphic novel di Boaz Lavie, Asaf e Tomer Hanuka edita da BAO Publishing
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Asaf Hanuka il fratello gemello Tomer e lo scrittore Boaz Lavie sembrano volerselo prendere tutto, questo tempo, nelle prime pagine di Il Divino, il loro volume edito da pochi giorni da BAO Publishing. La vicenda di Mark, tecnico di esplosivi con scrupoli morali e qualche necessità di ordine economico, si apre con una costruzione paziente delle ragioni del nostro protagonista, dei motivi per cui lo ritroviamo, proseguendo la lettura, nella selvaggia regione fittizia del Quanlom, sorta di Birmania/Vietnam/zona-di-guerra orientale dove sarà impegnato a far esplodere vulcani per molti soldi poco puliti. Facciamo la conoscenza di Mark attraverso le sue paure, le sue speranze, quelle di sua moglie in attesa di prole.
Mark dovrà scegliere da che parte stare e sceglierà coerentemente con il personaggio che conosciamo, ben costruito dagli esordi, ben caratterizzato dagli autori. Il problema? Mark solo in parte riesce a mantenere il suo ruolo di vero protagonista della storia e, purtroppo, se delle ragioni del suo antagonista principale sappiamo poco, meno ancora riusciamo a stabilire un contatto con i due fratelli che, tra azioni di guerra cruente, sfoggio di poteri soprannaturali, dialoghi ridotti all'osso per far spazio alla rappresentazione del conflitto, si prendono la scena in maniera preponderante, senza mai coinvolgerci emotivamente in modo convincente.
Con il risultato di trasformare Il Divino in un volume interessante, splendido da vedere, ben confezionato, ma non esattamente coinvolgente. Peccato, perché il tutto è corredato da un finale che riesce a fermarsi esattamente a un passo dalla retorica, traguardo di equilibrismo narrativo difficilissimo da raggiungere in una storia di questo genere. Si tratta, comunque, di una lettura adulta e che ci sentiamo di raccomandare, magari a lettori più capaci di noi e meno esigenti quando si tratta di farsi coinvolgere dalle personalità dei personaggi. Continueremo a seguire gli Hanuka che, in Il Divino, confermano di essere tra gli artisti più interessanti del fumetto internazionale. E vi consigliamo di fare altrettanto