Sex Criminals vol. 2, la recensione

Nel secondo volume di Sex Criminals, Suzie e Jon si rendono conto che la loro relazione sta entrando in una fase differente...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Uh oh, la luna di miele è finita.

C'è un momento nella vita di ogni coppia, in cui ci si rende conto che si è conclusa la prima fase della relazione, in cui tutto è rose e fiori, ogni esperienza vissuta assieme al proprio partner è il momento più importante della giornata e si fa sesso ad ogni occasione.

Questo accade a Suzie e Jon, dopo aver trascorso le prime settimane a ridere assieme, avvinghiarsi sudati l'un l'altro, fermare il tempo, rapinare banche. Ora però i ritmi rallentano ed è necessario fermarsi a conoscere meglio, affrontare gli aspetti meno piacevoli dell'altro, litigare e tornare in contatto col mondo esterno dal quale si erano allontanati, presi dall'entusiasmo emotivo e ormonale.

Sembra che anche Chip Zdarsky e Matt Fraction vivano una simile fase da "fine della luna di miele", con questo secondo volume di Sex Criminals. Il primo volume, uscito in Italia la scorsa primavera, era un irresistibile e frenetica commedia, ricca di elementi e con una struttura narrativa che non lasciava tregua al lettore: mentre i due protagonisti organizzano e mettono in pratica una rapina, gli autori ci raccontano il loro passato, come hanno appreso di avere un potere particolare e come si sono conosciuti.

Dopo un incipit così efficace e divertente, c'era però la necessità di rallentare, così da poter costruire  un universo in grado di sopravvivere più a lungo e approfondire Suzie e Jon, evitando di renderli semplicemente due Bonnie e Clyde a base di orgasmi sovrannaturali. Le loro personalità e il loro rapporto si arricchisce di sfumature e momenti realistici che consolidano la loro immagine di coppia credibile; il cast però si arricchisce anche di comprimari ai quali ci si affeziona rapidamente, come Rach e il Dr. Rainbow, rispettivamente la migliore amica di Suzie e il sostituto del suo ginecologo.

Ma c'è un'altra figura molto importante in questo volume è Jazmine St. Cocaine, l'incarnazione delle fantasie di Jon all'interno di Schizzoland, pornostar di cui scopriamo un sacco di particolari e che rivestirà un ruolo di un certo peso nella vicenda.

Pur non essendo spassoso e sorprendente come il numero precedente, Sex Criminal prosegue le avventure dei due protagonisti probabilmente nel modo migliore, diminuendo la marcia e costruendo basi più solide per il futuro della serie. Suzie e Jon sono personaggi nei quali ci si riconosce, e il loro superpotere sembra quasi marginale, pur essendo centrale nella trama, perché è il modo in cui vengono delineati i loro caratteri ciò che rimane più impresso nella lettura. La Polizia del Sesso è sempre sulle loro tracce, pur interagendo in modo indiretto, e questo fa sì che la componente "action" del fumetto in questo volume sia quasi assente, la classica quiete dopo (o prima?) la tempesta.

I contenuti speciali in coda al fumetto sono davvero divertenti e riescono realmente ad arricchire il volume, e non sono solo un riempitivo; le iniziative bizzarre e il materiale prodotto dai due autori vi strapperanno più di una risata, in particolare l'intervista in cui sceneggiatore e disegnatore si lasceranno andare alla critica di alcuni extra di celebri fumetti e al racconto di alcune delle loro esperienze sessuali più assurde.

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