Secret Wars: Rick Remender riporta in scena Nomad con Hail Hydra

Il figlio di Capitan America, Ian Rogers alias Nomad, finirà su Battleworld... in un dominio dove ogni abitante grida "Hail Hydra"!

Condividi

Spoiler Alert
[caption id="attachment_70871" align="alignright" width="203"]Hail Hydra #1 Hail Hydra #1[/caption]

La vita è dura per Nomad, vale a dire Ian Rogers, il figlio naturale dello scienziato dell’Hydra Arnim Zola adottato da Steve Rogers, il Capitan America originale. Apparentemente ucciso nell’ultimo ciclo di storie orchestrato da Rick Remender, viene salvato per un soffio dall’autore, ma solo per essere trasportato su Battleworld, in quello che per lui è il peggiore degli incubi possibili: il dominio dell’Hydra Empire, dove la nefanda organizzazione ha fondato nientemeno che gli Stati Uniti nella loro interezza e detiene il potere assoluto.

Nella miniserie Hail Hydra, scritta da Remender e illustrata da Roland Boschi, Ian affronterà sia pericoli insormontabili che crisi personali. Ecco come Remender presenta la miniserie, che debutterà il 15 luglio, sulle pagine di Comic Book Resources.

Hail Hydra è sia un titolo “reader friendly” di Secret Wars che una continuazione del mio ciclo di storie su Capitan America. Faremo del nostro meglio per approfondire maggiormente la figura di Ian Rogers. Quando l’abbiamo visto l’ultima volta, sembrava che Baron Zemo lo avesse ucciso. Nel primo numero di Hail Hydra, però, scopriremo che Ian è riuscito a raggiungere l’Ascensore dell’Infinito, una creazione dell’Hydra che può trasportare i passeggeri in altri luoghi e dimensioni, ed è stato scagliato attraverso il tempo e lo spazio su Battleworld. Non appena esce dall’ascensore, viene risucchiato in una situazione che lo obbliga a rimanere sul posto. Quindi non se la passa troppo bene. È comprensibilmente confuso. Sarà molto divertente esplorare chi è Ian e chi Zola desiderava che egli fosse. La storia ci fornirà anche un’interessante visione di come sarebbe il mondo semmai l’Hydra portasse a compimento i suoi piani di conquista.

Sono poche le filosofie contraddittorie in circolazione nell’Impero dell’Hydra. Conosceremo alcuni personaggi che seguono delle convinzioni contraddittorie, ma vedremo anche da cosa Capitan America e gli Avengers hanno salvato l’umanità: un regime totalitario dove l’individuo e la privacy non contano nulla, un mondo in stile Orwell e Huxley.

[caption id="attachment_70870" align="alignleft" width="203"]Hail Hydra #1, variant cover 1 Hail Hydra #1, variant cover 1[/caption]

La maggior parte degli abitanti è stata sottoposta al lavaggio del cervello e convinta che questo sia il miglior mondo possibile, che l’Impero dell’Hydra sia la forma di governo migliore. Le strade sono pulite, i treni arrivano in orario e tutto è in ordine. L’assenza di libertà e il regime fascista in cui vivono non solo sembra normale e naturale, ma anche buono e giusto. Quasi tutti gli abitanti sono felici di vivere nel mondo dell’Hydra. Arnim Zola ha il comando di ogni cosa, è il Barone di questo dominio. Ed essendo Zola quello che è, la tecnologia è ai massimi livelli nell’Impero dell’Hydra. Ma questo significa anche che l’occhio di Zola è ovunque: ti osserva dalle televisioni, dalle auto e dai cellulari. E questo significa anche che, avendo il padre “biologico” alla guida dell’Impero dell’Hydra, per Ian Rogers questa non è soltanto una grande avventura, ma anche una storia intensamente personale.

Ma questa non sarà solo la storia di Zola e Nomad, il cast è destinato ad ampliarsi. Uno dei nostri cattivi principali è Capitan Hydra, che Roland ha disegnato in perfetto stile kirbyiano, un personaggio davvero straordinario. E poi ci saranno diverse sorprese divertenti. Ho preso una lista casuale di personaggi Marvel e di membri dell’Hydra e li ho mescolati assieme per creare delle versioni alternative dei personaggi che conosciamo e amiamo. Per esempio, abbiamo il Venom di Eddie Brock che indossa un simbionte, ma che invece di emulare un ragno emula un serpente. E Nomad potrebbe a sua volta avere un alleato, ma questa è una parte della storia che non voglio rivelare. Lo incontreremo alla fine del numero #2, e penso che sia una rivelazione piuttosto divertente.

[gallery size="medium" ids="70867,70868,70869"]

Fonte: CBR

Continua a leggere su BadTaste