Secret Wars #4, la recensione

Abbiamo recensito per voi Secret Wars #4, quarto capitolo della miniserie evento Marvel Comics, firmata da Jonathan Hickman ed Esad Ribic

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Ci siamo. Se nel primo albo della miniserie evento Secret Wars abbiamo assistito alla fine del Multiverso Marvel Comics per come lo conoscevamo (QUI la recensione) e nei due successivi abbiamo imparato a conoscere la natura della società sorta sul pianeta Battleworld per volere dell'unico Dio e Padre di Tutto, Destino, (trovate le recensioni QUI e QUI), è nella quarta uscita che finalmente riusciamo a carpire la dirompenza della storia orchestrata da Jonathan Hickman e disegnata da Esad Ribic.

Un piccolo riassunto delle puntate precedenti: dopo l'ultima Incursione, che ha distrutto ciò che rimaneva del Multiverso, ossia Terra-616 (l'Universo Marvel) e Terra-1610 (l'Universo Ultimate), Victor Von Doom è riuscito a salvare dei "pezzi" del creato dall'annichilamento totale, grazie anche alla preziosa collaborazione del Dottor Strange e Molecola. Dalla fusione di questi frammenti dispersi nel tempo e nello spazio della continuity della Casa delle Idee, è nato il pianeta chiamato Battleworld.

Vi sono stati però altri sopravvissuti alla distruzione totale, ossia gli equipaggi di due scialuppe di salvataggio note come Life Raft. Nella prima, abbiamo scoperto esserci i membri della Cabala: il Creatore (Reed Richards dell'Universo Ultimate), Thanos, Namor, Maximus, Cigno Nero, Terrax, Corvus e Proxima Midnight, più l'intruso Miles Morales (Spider-Man dell'Universo Ultimate); nella seconda, invece, si sono da poco risvegliati Reed Richards, Spider-Man, Capitan Marvel (Carol Danvers), Pantera Nera, Star-Lord, Thor (Jane Foster) e Ciclope in possesso della Forza Fenice.

Questo secondo gruppo è stato accolto da Strange, il quale ha finalmente raccontato la genesi del nuovo mondo, spiegando che sono trascorsi 8 anni dalla sua fondazione. Destino ha sostanzialmente affrontato delle creature cosmiche e totipotenti note come Arcani, strappando loro il potere e diventando, di fatto, un dio.

Nel frattempo, nelle lande di Utopolis è in corso una battaglia campale fra la Cabala e l'esercito dei Thor di Destino. Questo epico scontro attirerà l'attenzione di Strange, il quale si recherà sul luogo della pugna assieme ai suoi ritrovati alleati. Il tutto non passerà di certo inosservato al Padre di Tutto, il quale, a sua volta, giungerà di prima persona nel teatro della battaglia, dimostrando qual è la reale portata dei suoi nuovi poteri, oltre a un certo malcontento (o forse paura?) nel rivedere il suo acerrimo nemico Reed Richards, al quale ha di fatto sottratto la vita, moglie e prole. Nelle pagine finali della storia assisteremo a due emozionanti colpi di scena, sparati come palle di cannone nello stomaco del lettore. Va detto: non tutti porteranno a casa la pelle.

Non è la prima volta che lodiamo le doti da cantastorie di Hickman e con questo numero anche i suoi più convinti detrattori inizieranno probabilmente a ricredersi. Se il secondo e il terzo albo della miniserie avevano un ritmo piuttosto cadenzato, volto però a gettare le fondamenta della storia, è in questa uscita che avvengono i primi grandi e inattesi twist narrativi che ci porteranno presto verso il climax della miniserie, per poi arrivare alla sua fisiologica conclusione dalla quale sorgerà il Nuovissimo Universo Marvel, scenario della linea All-New, All-Different Marvel. Secret Wars #4 è un susseguirsi di eventi e rivelazioni, momenti epici e colpi di scena, battaglie e morti eccellenti, il tutto narrato a un ritmo frenetico, quasi televisivo, mai confuso, cristallino come l'acqua di un ruscello di montagna.

Nelle recensioni delle precedenti uscite abbiamo esaltato l'arte dell'artista croato Esad Ribic, probabilmente uno dei dieci migliori disegnatori di fumetti in attività. La bontà del disegno di Ribic viene senza dubbio confermata in questa uscita ma, a onor del vero, intravediamo qualche crepa in alcune pagine, o meglio in alcune vignette, dove il talento di Ribic non si esprime al meglio, a causa di un tratto forse un po' frettoloso e stilizzato (basandoci sul suo solito canone, ben intesi). Probabilmente le tempistiche e scadenze molto frenetiche imposte dalla Marvel hanno avuto un certo peso sotto questo aspetto.

Poco importa: Secret Wars è la serie evento del 2015 nel panorama del fumetto supereroistico, senza alcun dubbio. Si tratta, infatti, di una storia avvincente, sorprendente e in grado di essere apprezzata da qualsiasi lettore, anche da chi si affaccia per la prima volta al mondo della Marvel Comics. Non vediamo l'ora di sapere come la saga andrà a finire.

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