Marvel: Axel Alonso smonta le polemiche sulle variant hip-hop
Axel Alonso spiega come le variant Marel ispirate alla cultura hip-hop siano un omaggio sentito degli artisti e non un'operazione di furto culturale
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Dopo qualche commento sul San Diego Comic-Con appena svoltosi, più da spettatore e celebrità che da tecnico del settore, è passato a parlare dell'ingente numero di variant cover che la Casa delle Idee sta producendo per i suoi prodotti e del successo di questa operazione.
Non si tratta solo di un'opportunità per mostrare il mio personale amore per la cultura hip-hop, ma quello di un sacco di ragazzi che lavorano per noi come freelancer. C'è un rapporto più stretto di quanto si pensi tra cultura dei writer e disegnatori di comics, e molti di noi ne sono fortemente ispirati. La musica, poi, è la colonna sonora del nostro lavoro in moltissimi casi. Si tratta di un omaggio molto sentito.
Le cover sono più di cinquanta. Sapevo fin da subito che ci sarebbero state un sacco di copertine di dischi leggendarie da omaggiare. Abbiamo deciso di realizzare una variant per ogni nuova serie lanciata sotto l'etichetta All-New, All-Different Marvel, da ottobre fino a febbraio. Ci siamo imposti la regola di citare ogni artista hip-hop una sola volta, non di più. Volevamo coprire il più ampio spettro possibile dei rapper che amiamo, dall'Old School fino alle nuove generazioni.Molti degli artisti che stanno realizzando o hanno realizzato le cover sono attualmente sotto contrato con noi, alcuni non lavoravano per la Marvel da diverso tempo, altri, ed è una rivelazione che vi faccio, non hanno mai collaborato con la Casa delle Idee. Sarà un'ottima occasione per farli conoscere ai nostri lettori e magari, non si sa mai, includerli nella nostra scuderia.
Negli Stati Uniti, l'iniziativa è stata anche accompagnata da una piccola polemica: la Marvel è stata da alcuni accusata di appropriarsi di una forma d'arte tipicamente appartenente alla comunità nera, quando invece ci sono pochissimi rappresentanti afroamericani tra i suoi eroi.
Sapevamo che la cosa non sarebbe piaciuta a tutti. Sapevamo che avrebbe creato un certo grado di polemica sulla rappresentanza delle minoranze nei comics e nelle nostre serie. Ho semplicemente pensato che si trattasse di una polemica buona, di un discorso che va assolutamente affrontato e che il nostro settore deve prendere quanto più sul serio. Quindi, bene che si scateni un po' di discussione e che ci siano delle critiche.
Tuttavia moltissimi di quelli che ne parlano su internet sono poco istruiti sui fatti o poco costruttivi. Molti commentatori pensano di conoscere le nostre intenzioni e diffondono disinformazione sull'appartenenza etnica degli artisti che stanno realizzando le cover. Moltissimi sono di colore, come anche gli editor che lavorano per Marvel. Il fatto è che un sacco di gente ha imparato l'espressione "appropriazione culturale" e la usa a sproposito. Lasciamo perdere gli attacchi personali in cui mi si accusa di essere razzista. Ragazzi, sono un Messicano-Americano di prima generazione. Siamo seri.
Per quanto riguarda gli articoli, alcuni erano così male informati che, una volta messi di fronte ai fatti e all'elenco di castronerie sostenute, gli autori hanno voluto scusarsi con noi su Twitter, dicendo di non sapere che molti dei disegnatori fossero di colore. Dici di essere un giornalista! Fa' una ricerca su Google o chiamaci. Quando ha letto che il nostro omaggio a 3 Feet Hugh and Rising, che lui ha tanto criticato per aver paragonato gli X-Men alla minoranza nera, era disegnato da Sanford Green (afroamericano) ed ha ricevuto i complimenti di Posdnous dei De La Soul, il gruppo citato, è rimasto della sua opinione. Questo per darvi un esempio di quanto i critici giornalistici abbiano la pretesa di parlare per una comunità di cui spesso non fanno parte, come in questo caso, e da cui sono terribilmente distanti. Un peccato.
Qui di seguito, una piccola galleria di tweet di artisti e personalità dell'hip-hop che si complimentano con Alonso e la Marvel per l'iniziativa, oltre alla solita infornata di tavole in esclusiva che l'Editor-in-Chief reca in dono a CBR. Da Weirdworld #3, Runaways #3 e 1872 #2
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Fonte: Comic Book Resources