All-New, All-Different Marvel: prime dichiarazioni sul ritorno di Contest of Champions

Al Ewing e i dirigenti delle divisioni media digitali e videoludiche della Marvel parlano del progetto crossmediale di Contest of Champions

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
Dopo l'annuncio di ieri sul ritorno di Contest of Champions fra i titoli della Casa delle Idee, giungono le prime dichiarazioni di vari rappresentanti Marvel riguardo alla nuova versione di questo fumetto che, oltre a riprendere il concept della sfida tra personaggi come immaginata negli anni Ottanta da Mark Gruenwald, fa anche riferimento al videogioco omonimo, dando vita a un progetto a tutti gli effetti crossmediale, in un curioso cortocircuito tra comics e mondo videoludico.

Quel che ci interessa è soprattutto realizzare un ottimo fumetto, che sia in grado di alzare la barra della qualità quanto lo è stato il videogioco a suo tempo. Cercheremo di definire un nuovo standard qualitativo per un comic-book tratto dal mondo dei videogame.

Contest of ChampionsDichiarazioni impegnative di Bill Rosemann, direttore creativo della divisione videogiochi della Marvel, che vede nei due mondi altrettanti stili creativi destinati ad influenzarsi l'un l'altro in futuro, in uno scambio di stili di scrittura che porterà benefici ad entrambi, come sembra suggerire anche Peter Phillips, capo del gruppo media interattivi e digitali alla Casa delle Idee, che dichiara:

I videogiochi sono diventati un medium narrativo importantissimo per noi. Oggi la compagnia è impegnata su moltissimi fronti: televisione, cinema, fumetti e giochi, che hanno margini di collaborazione profonda non soltanto per quanto riguarda questo progetto, ma per moltissimi altri. Negli ultimi anni il nostro processo di modernizzazione è stato rapidissimo.

La strategia della Marvel, con Contest of Champions, sarà di raccontare storie che includono quel che accade agli eroi quando non stanno combattendo nel gioco, inteso come la competizione che la casa editrice e Kabam (sviluppatore del videogame) hanno reimmaginato: un torneo a cui gli eroi sono costretti a partecipare, ostaggio di una forza superiore. Al Ewing ha impostato la scrittura della serie su una domanda precisa:

Dove si trovano gli eroi quando non sono impegnati nei combattimenti. E, se davvero sono imprigionati, tenteranno di fuggire alla cattività? In che modo? La storia si basa su questa semplicissima idea. Finché esiste la volontà di scrivere il miglior fumetto possibile sulla base delle premesse della vicenda, va tutto bene.

Nel fumetto, perfettamente in continuity con le serie post Secret Wars, farà la su comparsa anche un nuovissimo personaggio, mai visto neppure nel videogioco, ma creato dalla Marvel con la collaborazione di Kabam. Si tratta di Guillotine, un'eroina dotata di una spada magica ereditata dai suoi antenati impegnati nella Rivoluzione Francese.

Contest of Champions farà il suo ritorno in ottobre negli Stati Uniti, con le matite di Paco Medina.

Guillotine

Fonte: C Net

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