Marvel: Waid e Brevoort presentano i multietnici All-New, All-Different Avengers

Mark Waid e Tom Brevoort parlano degli equilibri interni degli All-New, All-Different Avengers e di una vera e propria rinascita del supergruppo

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
Vi abbiamo già annunciato che il team creativo dietro le gesta degli All-New, All-Different Avengers sarà composto da Mark Waid ai testi e Mahmud Asrar con Adam Kubert ai disegni. Quel che ancora non avete letto sono le rapide dichiarazioni dello sceneggiatore e dell'editor Tom Brevoort rilasciate al Wall Street Journal che vi riportiamo qui di seguito, proprio sull'argomento.

All-New, All-Different Avengers di Alex RossWaid - Trovo che sia interessantissimo il fatto che ci sia soltanto un maschio bianco in questa versione dei Vendicatori.

Brevoort - Siamo stati semplicemente fortunatissimi ad aver incrociato il team nel momento in cui Thor è una donna e Capitan America è impersonato da un tizio di colore. Il fatto che ci sia questo particolare equilibrio è una figata. Ed è più di quel che potevamo aspettarci.

Waid - Abbiamo l'occasione di fare qualcosa di assolutamente inedito, mai accaduto sin dalla nascita del gruppo nel 1963, ovvero raccontare una storia delle origini degli Avengers, perché la squadra dovrà davvero ricostruire se stessa dalle macerie.

Un'affermazione per nulla esagerata data la portata del cataclisma che Secret Wars rappresenta per l'Universo Marvel in sé e che rappresenterà certamente anche per il supergruppo più rappresentativo e significativo che esso ospita. Inoltre, basta dare un'occhiata alla line-up, comprendente un Thor e un Capitan America fuori dagli schemi, uno Spider-Man di colore e di origini latine, una Ms. Marvel pakistana di nome Kamala Khan e un Nova ispanico, prepotentemente adolescente per avere l'impressione anche solo visiva di una rinascita a tutti gli effetti.

All-New, All-Different Avengers!Brevoort - Sono convinto che la diversità di questa squadra ci regali la possibilità di entrare in rapporto con un spettro sempre più ampio del pubblico dei lettori, un raggio di potenziale coinvolgimento decisamente allargato rispetto al passato.

Waid - Inoltre questi Avengers non avranno alle spalle un budget enorme come siamo abituati a vedere. Sono poveri e devono gestire con saggezza le proprie risorse.

Brevoort - Piccolo particolare: metà della squadra va ancora a scuola. Se rimangono bloccati dall'altra parte dell'oceano, almeno tre di loro devono portare la giustificazione il giorno dopo all'insegnante. Non proprio una cosa che poteva accadere ai vecchi occupanti della base dei Vendicatori.

L'eterogeneità sarà anche generazionale, non solo di razziale. Metà sono veterani e metà no. Avranno necessità e prospettive diverse e sarà molto divertente vedere Miles o Kamala avere a che fare con un combattente veterano come Sam Wilson. Il povero Capitan America dovrà essere il Cap migliore possibile.

Fonte: Wall Street Journal

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