Panini lancia Le Guerre Stellari: un viaggio nella preistoria di Star Wars
Cavalieri Sith? Un cyborg di nome Skywalker? Le Guerre Stellari di Panini adatteranno a fumetti la prima sceneggiatura concepita da Lucas per Star Wars
Non si tratta di un What if...? o di una realtà alternativa, bensì delle “Guerre Stellari” che erano (e che avrebbero potuto essere) così come uscirono la prima volta dalla penna del visionario sceneggiatore di Modesto, un giovanissimo George Lucas, e di cui Panini Comics ci proporrà l’adattamento a fumetti il prossimo ottobre.
Si perdono tra le nebbie del mito e della leggenda metropolitana le origini della saga di Star Wars, a metà strada tra un tentativo fallito di Lucas di ottenere i diritti cinematografici di Flash Gordon, la sua passione per il cinema di Akira Kurosawa e in particolar modo della pellicola La Fortezza Nascosta, a cui il primo film di Star Wars deve ben più di una semplice ispirazione. Attenendosi puramente ai fatti, quel che è certo è che il periodo di gestazione della pellicola fu lungo e travagliato prima di giungere alla fatidica luce verde che la 20th Century Fox avrebbe concesso alla realizzazione del film. Altrettanto certo è che il copione che fu approvato, quello che al netto di qualche correzione di rotta in fase di produzione narra la storia che abbiamo poi ammirato sul grande schermo, porta la dicitura "Draft IV”, quarta stesura.
I motivi di questa pesante riscrittura sono sia artistici che pratici: da un lato, il percorso narrativo di alcuni personaggi e certe vicende risultava effettivamente imperfetto e poco efficace, ed era ben lontano dai meccanismi narrativi ben oliati che avremmo poi conosciuto nel 1977; ma dall’altro c’erano anche dei motivi molto pragmatici: l’universo immaginato da Lucas, che già ci apparve rivoluzionario nella versione giunta al cinema, era ancora più fantasmagorico e visionario nella sua prima stesura, una visione che nessuno studio cinematografico, nemmeno quello armato della migliore buona volontà e del budget più sontuoso (e Lucas era ben lontano dall’ottenere sia l’una che l’altra cosa) avrebbe mai potuto realizzare.
Detto questo, la prima stesura di The Star Wars risulta un documento prezioso per studiare ed esaminare il processo creativo utilizzato da Lucas e seguire il percorso che nomi, personaggi, pianeti ed eventi avrebbero fatto nel corso della realizzazione della saga, spesso scambiandosi di posto, nome, funzione e destino, ma in un modo o nell’altro quasi tutti presenti in qualche modo “in nuce” fin dalla prima scintilla creativa.
Sarebbe lungo e inutile fare un elenco completo di tutto ciò che compare sotto mentite spoglie in The Star Wars: anzi, buona parte del divertimento sta nell’incontrare, nel corso della sua lettura, vecchie conoscenze sotto una luce completamente nuova. Oltre agli esempi citati nell’incipit, vale la pena di menzionare quantomeno un Han Solo concepito come un alieno grosso e scimmiesco, o il corpo degli Stormtroopers/Assaltatori... interamente armato di spade laser!
Concentriamoci invece sull’edizione a fumetti di The Star Wars, che come avrete ormai capito, non è altro che la “messa in scena” della primordiale sceneggiatura di Lucas, il Draft I da cui poi si sarebbero evoluti tutti gli altri. E qui un discorso a parte va fatto per la realizzazione grafica dell’opera, a tratti visionaria quasi quanto la sceneggiatura originale di Lucas, perché il team creativo incaricato dalla Dark Horse di realizzare la serie a fumetti, J. W. Rinzler ai testi, Mike Mayhew alle matite, aveva ben pochi riferimenti grafici a cui appoggiarsi... o quasi.
È apocrifo ma intelligente il dispiego artistico messo in scena per adattare The Star Wars a fumetti, e poggia soprattutto su tre colonne: i bozzetti realizzati dal leggendario Ralph McQuarrie, l’artista concettuale che ha dato un volto alla trilogia classica, ma che aveva realizzato innumerevoli versioni di ogni creatura, veicolo e personaggio, tra cui anche molti degli elementi comparsi nei “draft” precedenti a quello finale; ad esso Mayhew aggiunge vari elementi della cultura medievale nipponica, a testimonianza del DNA di Kurosawa insito nell’opera primitiva di Lucas; il tutto viene condito con qualche concessione ammiccante al futuro: in un’operazione visiva speculare al “rimando” di nomi e personaggi, anche il design di alcuni elementi della futura e definitiva saga vengono riproposti in ruoli e funzioni alternative, come ad esempio i carri armati della Federazione Mercantile di Episodio I o i cacciatori di taglie de L’Impero Colpisce Ancora, mescolati con discrezione in questo universo stellare “preistorico”.
Il valore di Le Guerre Stellari (questo è il nome con cui uscirà il volume nel nostro paese) è quindi duplice: sarà un interessante e avvincente documento per gli appassionati della saga cinematografica originale, ma risulterà intrigante anche per illustratori, grafici e appassionati di fumetti che potranno esplorare, è il caso di dirlo, un esperimento unico e irripetibile nella sua singolarità.
The Star Wars è stato originariamente pubblicato in una miniserie di 8 albi da Dark Horse, ma è stato riproposto anche in edizione speciale dalla Marvel sotto l’etichetta Legends, destinata ai prodotti fuori dal canone ufficiale, ed è quasi sicuramente l’edizione speciale della Marvel, completa di bozzetti di produzione e pagine dedicate al dietro le quinte della sua realizzazione, quello che vedremo giungere in Italia sotto le insegne Panini.
L’appuntamento è dunque a ottobre, per un tuffo nel passato più remoto della saga... poco prima di scoprire il suo futuro!