Chrono Rat-Man #32: Crisi!
Numero 6 è in Crisi! Come può proseguire la sua esistenza con la consapevolezza di essere solo un clone di Rat-Man?
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
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Dopo Io, il Clone!, anche Crisi! inizia con un flashback che aggiunge un importante tassello alla storia di Rat-Man: in questo prologo scopriamo che è stato Valker a insistere perché Rat-Boy entrasse a far parte della Seconda Squadra Segreta, e proprio per questo suo attaccamento al bambino il Governo lo riteneva l'anello più debole del gruppo di ricerca.Nel presente Kalissa continua a pianificare la riunione con tutti i membri della sua vecchia squadra, ignorando le difficoltà che dovrà affrontare da lì a poco per colpa di Numero 6. Il clone di Rat-Man infatti riesce a sconfiggere gli scagnozzi mandati dal centro Repetita Iuvant per catturarlo, e torna alla villa per preparare i bagagli e organizzare la fuga, andandosene per sempre dalla Città Senza Nome. Qui lo attende Arcibaldo, addormentato davanti al televisore dopo aver guardato la videocassetta di Quel che Resta del Giorno; il film ha per protagonista Anthony Hopkins nei panni di un impeccabile maggiordomo che ha rinunciato a costruirsi una propria vita per servire fedelmente il suo padrone, chiaro parallelismo col personaggio creato da Leo Ortolani.Numero 6 prepara la valigia portando con sé diversi giocattoli, tra cui l'orsacchiotto di pezza Piccettino, qui alla sua prima apparizione ma destinato a diventare uno dei personaggi più amati dai fan; Arcibaldo però ricorda al clone che Piccettino non gli appartiene in quanto proprietà di Rat-Man, come tutti i ricordi che si sta ormai convincendo di aver vissuto in prima persona.Accettando questa realtà, Numero 6 si reca al centro Repetita Iuvant, per liberare il Rat-Man originale, così da poter iniziare una nuova vita; Kalissa però riesce a fermarlo e a farlo catturare, dando il via al trasferimento dei suoi dati mnemonici nella mente di Numero 7, pronto per l'attivazione.Durante l'operazione però Numero 6 riesce a fare resistenza e ad aggrapparsi al ricordo di se stesso; in questo modo il clone impedisce che Kalissa lo privi per sempre della sua identità e risveglia una forza d'animo racchiusa nello spirito del supereroe. Questa sequenza è la prima scena onirica del fumetto, stratagemma che col procedere della serie l'autore utilizzerà sempre più spesso, soprattutto con l'avvento dell'Ombra; anche il Rat-Man "oscuro", qui utilizzato per rappresentare il supereroe originale più potente e risoluto dei suoi cloni, in realtà è un modello preliminare di un personaggio astratto che in futuro (da Rat-Max in poi) Ortolani utilizzerà per dare un corpo alla forza d'animo e alla tenacia del suo eroe in calzamaglia, pronto a rialzarsi nonostante tutte le sconfitte.Il disperato attaccamento di Numero 6 al ricordo di sé, obbliga Kalissa a togliere la schermatura per aumentare le capacità della neurorete, così da diminuire la protezione del sarcofago del Rat-Man; in questo modo spera che le memorie del clone siano attratte con più potenza verso l'originale, ma questo calo di energia consente al supereroe di liberarsi.
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Kalissa si preoccupa di fermare Rat-Man e di impedire che Numero 6 riacquisti i suoi ricordi, ma distratta da questo pericolo non si rende conto di non aver ripristinato la schermatura sul Nido, causando una minaccia ancora peggiore: tutti i cloni di Rat-Man sono in libertà. Quanti danni riusciranno a fare nell'episodio finale della trilogia?