Thief of Thieves vol. 4: La lista, la recensione
Il quartovolume di Thief of Thieves, edito da Saldapress , è fondamentale per la saga di Conrad Paulson, in arte Redmond, il ladro più famoso al mondo
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Come vi avevamo anticipato, il 4 febbraio è uscito per Saldapress il quarto volume di Thief of Thieves: La Lista. È un capitolo fondamentale per l'epopea di Conrad Paulson, in arte Redmond, il ladro più famoso e accreditato al mondo. Si conclude in questo brossurato il complesso intreccio di avvenimenti che hanno introdotto l'amico e committente di furti Arno, la mafia italiana rappresentata dalla famiglia di Don Parrino e quella rivale latinoamericana del Cartello Messicano, capeggiata dal brutale e diabolico Lola.
Thief of Thieves si afferma (sembra quasi noioso ripeterlo ma lo facciamo con piacere) come l'ennesima intuizione geniale del suo creatore, noto a tutti per The Walking Dead. Se nella principale epopea moderna sui morti-viventi ha voluto il controllo completo dei testi, qui è stato sperimentato il cosiddetto “writer's room”, metodo di scrittura collaudato sulla versione televisiva del suo capolavoro horror-zombie. Il modello si basa sul contributo di diversi sceneggiatori che possono offrire un diverso punto di vista alla storia, osservandola da angolazioni del tutto personali e operando variazioni su di un tema di base. Tutto viene sempre concordato e condiviso con la supervisione di Kirkman. In questo caso la firma degli script è di Andy Diggle che gestisce una trama più articolata rispetto alle precedenti run dei colleghi Nick Spencer e James Asmus, e lo fa con risultati straordinari, mettendo in campo tutto il suo mestiere. La serie originale Image evolve e da thriller e caper movie (Ocean's Eleven è stato sicuramente d'ispirazione) diventa azione pura, crime sottile e gangster-story potente, con grossi e inaspettati capovolgimenti. Il merito del successo di questo titolo entusiasmante va ovviamente anche al suo disegnatore fisso, Shawn Martinbrough e al colorista Adriano Lucas, artfici di atmosfere perfette per l'ambientazione e l'esaltazione di figure di contorno davvero notevoli, come l'assistente di Redmond, Celia, resa irresistibile da queste tavole. A impreziosire l'edizione italiana, si aggiunge la traduzione di un autore internazionale come Matteo Casali, capace di rendere al meglio i dialoghi dei protagonisti sulla scena, pensati sin dalla loro gestazione per un adattamento TV, in preparazione già da tempo.