Marvel, Star Wars: Mark Waid parla del suo lavoro su Princess Leia

Mark Waid affascinato dalla complessità di Princess Leia, protagonista della sua miniserie a tema Star Wars che ha debuttato per la Marvel

Caporedattore, ex grafico e illustratore, appassionato di tutto ciò che è narrazione per immagini.


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I primi giorni del mese hanno visto l’uscita di Princess Leia #1, la terza testata a tema Star Wars pubblicata dalla Marvel. Per la miniserie incentrata sulla principessa di Alderaan, la Marvel ha arruolato uno dei suoi nomi migliori, Mark Waid, che ha sceneggiato per la Casa delle Idee praticamente tutti i personaggi più importanti, da Spider-Man ai Fantastici Quattro a Daredevil.

L’incursione nelle vie della Forza è tuttavia stata un’esperienza nuova anche per lui, ha ammesso in un’intervista a Comic Book Resources. Ecco quanto ha dichiarato riguardo alla sua opera stellare:

- Nel primo numero alcuni piloti Ribelli, mormorando alle spalle di Leia, la chiamano "la Principessa di Ghiaccio". Il suo comportamento successivo alla morte dei suoi genitori e alla distruzione di Alderaan è un atto di autoconservazione o è veramente diventate gelida come la pietra?

Princess Leia #1 variant cover di Mico SuayanCredo in parte entrambe le cose: nei film ci appare come una donna molto volitiva, ma non cede mai all’autocommiserazione. Non si siede mai a piangere sopraffatta dalla gravità della situazione. Quando è tesa, è turbata o è di fronte a una sfida, sceglie di andare avanti. Ovviamente questo nel primo numero della nostra storia viene frainteso, ma le cose non stanno come gli altri Ribelli pensano. Se Leia sceglie di non mettersi in un angolo a piangere per la famiglia perduta è solo perché sa che questo non servirà a niente.

- È un personaggio che ha molti strati, questo lo confermo. La complessità di un personaggio come Leia, che ha una missione che si è sobbarcata sulle spalle, è immensa. Si fa avanti per fare qualcosa che nessuno le ha chiesto di fare, ma è spinta da questo senso di responsabilità che le è stato impartito fin da piccola.

Credo che sia un personaggio molto complesso. Nei numeri #2 e #3 scopriremo qualcosa in più sulla storia della sua famiglia. Capiremo meglio come suo padre e sua madre le abbiano fatto capire l’importanza della cultura Alderaaniana. Suo padre di sicuro le ha insegnato come combattere, ma soprattutto le ha insegnato per cosa è giusto combattere. Per gli Alderaaniani la violenza non porta a nulla. Il loro è un pianeta senza armi (o almeno questo è ciò che afferma Leia prima che la Morte Nera lo distrugga), ma questo non significa che i suoi abitanti non siano in grado di difendersi.

- Da sua madre, Leia ha imparato a comportarsi come il membro di un casato reale. E non intendo in modo negativo: intendo che ha appreso l’importanza di offrire al popolo di Alderaan una figura che dimostrasse di avere a cuore il loro interesse. Di dare loro un capo pronto a difenderli, a combattere per loro e a rappresentare ciò che di meglio c’è in loro.

Princess Leia #1, Movie variant coverPer una cultura è importante avere un capo in cui sia possibile identificarsi.

- Carrie Fisher ha valorizzato moltissimo il ruolo del personaggio. Non era poi così profondo e fosse stato interpretato da un’altra belloccia, una starlette di Hollywood, forse non staremmo qui a parlarne ancora oggi. Ma c’è un’intensità che Carrie Fisher impartisce anche alle battute più banali che ho notato immediatamente e che spero di essere riuscito a trasmettere nella serie a fumetti.

- Non ho mai sceneggiato nessun personaggio simile a Leia. Ed è questo che la rende molto interessante per me come scrittore. Non c’è nulla a cui possa ispirarmi nei personaggi che ho trattato in passato. Nessuna somiglianza che riesco a cogliere o a notare, e va benissimo così. Questo mi obbliga a pensare a lei in maniera originale.

- I protagonisti della storia sono essenzialmente Leia, Evaan e Artoo. Prima della conclusione della storia incontrerà di nuovo gli altri, ma in essenza mi piaceva l’idea di lavorare con un cast principalmente al femminile. Non sono partito con questo obiettivo a priori, ma una volta che ho iniziato a sviluppare il cast e i dettagli della storia, ho intuito che il cast aveva una connotazione essenzialmente femminile e ho valorizzato ulteriormente questo aspetto, perché è qualcosa che non si vede spesso.

- Il personaggio di Evaan doveva essere in grado di restare in bilico su quella linea sottile tra il desiderio di onorare la sua gente e il suo retaggio mostrando rispetto alla carica di Leia e onorando la sua corona, e l’impulso simultaneo di fare a pezzi la Principessa Leia e sferrarle un pugno in faccia.

Princess Leia #1, variant cover di Mark BrooksÈ una figura molto difficile da cogliere. È facile trovare un personaggio ossequioso ed è altrettanto facile trovarne uno che sia infuriato con lei, ma ciò che rende Evaan interessante è la sua capacità quasi sovrumana di destreggiarsi tra queste due emozioni allo stesso tempo. Sotto certi aspetti questa è anche la sua storia: la storia di come sia possibile riconciliarsi con quelli che credevi fossero i tuoi capi, i tuoi re e le tue regine e ciò che sono in realtà. Un contrasto tra l’illusione e la realtà, se vogliamo.

- Leia in questa serie incontrerà anche una sua nemesi. Inizieremo a intravederla nel numero #2, ma è nel numero #3 e nel numero #4 che quella minaccia prende il sopravvento. Non dirò se si tratta anche in questo caso di una donna, perché sarebbe uno spoiler alquanto importante.

- Non ho parlato con la Marvel di un’eventuale prosecuzione della storia, ma di certo non mi dispiacerebbe tornare in questo universo, su questi personaggi. Dovremo aspettare e vedere come vanno le cose con questa prima storia.

Princess Leia #1, variant cover di Adi Granov

Traduzione a cura di Fiorenzo Delle Rupi.

Fonte: CBR

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