Marvel, Secret Wars: Rick Remender ci porta in un mondo dominato dall'Hydra
Rick Remender è stato intervistato in merito alla miniserie che scriverà per Secret Wars con protagonista Nomad: Hail Hydra
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Cosa dobbiamo aspettarci da questa storia, oltre all'ovvio coinvolgimento della più temibile organizzazione spionistica criminale dell'Universo Marvel? Comicbook.com lo ha chiesto direttamente al suo sceneggiatore, in un intervista che riassumiamo qui per voi nei suoi punti salienti.
Di base, l'idea è di raccontare quel che succederebbe se l'Hydra dovesse finalmente realizzare i suoi piani di dominio mondiale. L'abbiamo sempre vista provare e fallire; il Battleworld ci mostrerà un mondo in cui ha trionfato, non è mai stata fermata, si è insinuata nel sistema statunitense a tutti i livelli ed è riuscita a dominare il paese. Centinaia di anni fa, tra l'altro.
Sostituite alle massonerie storiche l'Hydra e avrete la New York che si vede nella serie. Ovviamente, Cap e tutti i personaggi che hanno a che fare con lui nel nostro mondo esistono, ma cresciuti tra i valori e la cultura che l'Hydra ha imposto.
Remender ha quindi operato una reimmaginazione di diversi personaggi storici che fanno parte dell'immaginario e della cerchia di nemici e comprimari del Vendicatore a stelle e strisce, ma anche della Marvel in generale. Se è scontato trovare una versione alternativa di Arnim Zola, lo è in misura minore Tony Stark e ancor meno Eddie Brock, colui che divenne il primo Venom. L'intento è costruire questo mondo a immagine e somiglianza dell'Hydra in cui gettare il giovane Nomad come "un pesce fuor d'acqua".
[caption id="attachment_22559" align="alignleft" width="197"] Nomad sulla copertina di All-New Captain America #2[/caption]
La cosa interessante di Ian è che già nella serie regolare di Capitan America è stato un viaggiatore dimensionale ed ora si ritrova catapultato in una realtà ancora diversa. Il che dà un senso tutto nuovo, ideale, al nome di battaglia Nomad, perché lo rende davvero un vagabondo, per quanto molto particolare. Era la scelta perfetta per questa storia.
Ad essere diversi saranno anche i vertici dell'Hydra, anche se vedremo moltissime facce note. Siamo in un mondo in cui, se Tony Stark avesse inventato l'armatura di Iron Man, probabilmente sarebbe il Barone Von Strucker a indossarla. Il che è assolutamente divertente per me e lo sarà per voi nel rimettere insieme i pezzi di quel che conoscete in un quadro completamente diverso.
Remender si è detto assolutamente entusiasta del suo Eddie Brock con un vostume da Venom adattato all'Hydra e al suo servizio. Il simbionte ha assunto il simbolo dell'organizzazione nazista come, in Terra 616, ha fatto con quello di Spider-Man. Più in generale, il primo numero della miniserie è sostanzialmente una panoramica del mondo di Hail Hydra, ma è anche qualcosa di più: un'introduzione a una storia più strutturata. Inoltre, al centro ci sarà Ian, che aiuterà ad inquadrare meglio un personaggio così interessante, ma tutto sommato non troppo noto e mai sotto i riflettori.
Questo fumetto è uno di quelli di cui vado in assoluto più fiero, in ambito Marvel e sono certo che parte del merito spetti a Andrew Robinson, Chris Chuckry e Roland Boschi, miei vecchi amici con cui ho già lavorato su Winter Soldier: La Dura Marcia.
Quel fumetto è uno di quei casi in cui dei professionisti lavorano assieme per la prima volta e tutto va alla perfezione. Si trattava di un genere e di un'atmosfera che volevo frequentare da molto tempo ed è stato davvero bello soprattutto grazie ai disegni meravigliosi di Roland e Chris.
Quando ho saputo che saremmo tornati assieme, ero felicissimo. La storia è finalmente un passo avanti e un'evoluzione per il personaggio di Ian, mostra quale sia realmente la minaccia dell'Hydra e per cosa si stia realmente lottando ora come ora nelle storie di All-New Capitan America. La speranza è di essere riusciti a ritrovare la sintonia di un tempo tra noi del team creativo e averla messa al servizio di una storia così interessante.
Fonte: Comicbok.com