Marvel, Secret Wars: per gli X-Men torna Programma Extinzione

Nei sofferti annali della storia mutante Programma Extinzione tende spesso a essere oscurato da altri crossover più epocali come L’Era di Apocalisse, Onslaught o Inferno, ma a suo tempo lasciò il segno in modo significativo sulle X-Testate, legando - non per la prima e non per l’ultima volta - le vicende degli X-Men a quelle dell’immaginario e tormentato stato sudafricano di Genosha.

A riprova che in Secret Wars dovremo aspettarci veramente di tutto, anche i temi e gli eventi di quel crossover tornano, in una miniserie che ricade nella categoria Warzones! del progetto, realizzata da Marc Guggenheim e illustrata da Carmine Di Giandomenico. Ecco cosa ha rivelato Guggenheim nel corso di un’intervista a Comic Book su ciò che possiamo aspettarci in questa imminente minserie:

Programma Extinzione sarà ambientata in un mondo dove lo status quo di quel classico evento degli X-Men degli anni '90 è diventato il futuro dominante dell’Universo Marvel e ha inizio alcuni anni dopo, con Havok e Wolfsbane che ancora governano la nazione di Genosha.

Potevo affrontare questo progetto in un paio di modi diversi: rinarrare l’evento impartendogli una svolta diversa, oppure riprendendo alcuni fili lasciati in sospeso da quell’evento. Sono rimasto affascinato da qualcosa che potesse fungere da sequel, ma allo stesso tempo volevo anche approfittare del nuovo status quo e delle nuove opportunità presentate dal Battleworld.

Quindi la mia storia inizia là dove Programma Extinzione finiva, vale a dire con Rahne (Wolfsbane) e Havok che rimangono a Genosha per ricostruirla. Quando torniamo da loro sono passati diversi anni e Havok è diventato un vero e proprio leader, non vive più all’ombra del fratello. Ha dovuto affrontare tutta una serie di problemi correlati soltanto a lui e a Genosha. E questo mi è piaciuto molto; ho sempre pensato che Havok fosse un ottimo personaggio, e sceneggiarlo è stato un vero piacere. Non avevo mai avuto l’opportunità di utilizzarlo prima d’ora.

Quanto a Rahne, la sua è una voce che riesco a sentire molto forte in me perché sono praticamente cresciuto leggendo i Nuovi Mutanti e quella è proprio la Rahne a cui farò ritorno. L’unica cosa difficile sarà centrare il suo accento! Tutti gli anni passati a governare Genosha assieme ad Havok hanno lasciato il segno, quindi sarà più aspra di quanto ricordassimo, in quanto ha passato tutto questo tempo fuori scena, ma sotto certi aspetti sarà ancora la stessa Rahne, e tiferemo affinché torni ad essere il personaggio che è sempre stato.

Altri personaggi che compariranno nella serie sono il Capo Magistrato Anderson, che compariva nel crossover originale, e Rictor, che svolgeva a sua volta un ruolo importante in Programma Extinzione. Poi abbiamo Wicked, un personaggio poco noto creato da Claremont per il Volume III di Excalibur, ambientato a Genosha, in quanto mi serviva un personaggio che fosse residente a Genosha e il suo potere di evocare fantasmi mi sembra notevole. E ci sarà un nuovo personaggio chiamato Bulletproof che, come suggerisce il suo nome, è impervio ai proiettili e a tutto il resto. Il suo ruolo sarà una sorpresa e la mia speranza è che alla fine della serie diventi un personaggio memorabile.

Infine abbiamo Mystica e Karma che fanno parte della nuova Press Gang, i mutanti superpotenziati che si occupano di mantenere la legge e l’ordine a Genosha. Dalla parte degli X-Men abbiamo Fenice e Wolverine dell’epoca di Giant-Size X-Men#1, in quanto in questa versione della realtà Hank McCoy ha sempre portato i vecchi X-Men del passato nel presente, ma invece di scegliere quelli degli anni '60 ha scelto quelli di Giant-Size X-Men #1.

Fonte: Comic Book