BadChronicles: Alla scoperta di Superman, una storia di oro e acciaio

Nella seconda puntata di BadChronicles, la nostra macchina del tempo ci porta in America negli anni '30 per scoprire le origini di un mito: Superman

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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In questa seconda puntata di BadChronicles la nostra macchina del tempo di catapulta quarant'anni in avanti rispetto alla nostra prima spedizione, ma nuovamente in America.

La giovane DC Comics propone sulle ali del successo di Detective Comics, un'altra serie dedicata all'avventura: Action Comics. L'albo che debutta nell'aprile del 1938 (con copertina datata giugno) al prezzo di 10 centesimi il 25 agosto dello scorso anno, è stato venduto poco tempo fa su eBay per 3 milioni e 200 mila dollari. Il filo che lega questi avvenimenti è fatto di oro e acciaio, scopriamo perché.

Action Comics #1

Le prime 13 pagine di questo antologico sono seminali per il mondo delle nuvolette che non sarebbe stato più lo stesso: sono infatti dedicate a un paladino al servizio del bene mai visto prima e che in origine doveva essere un malvagio manipolatore della mente dalle straordinarie facoltà psichiche. Questo personaggio nasceva nel racconto The Reign of the Super-Man del gennaio del 1933, firmato da due giovani studenti di origine ebraica, Jerry Siegel (sotto lo pseudonimo di Herbert S. Fine) e Joe Shuster. Il 30 dello stesso mese saliva al potere in Germania Adolf Hitler.

Pochi mesi dopo la neonata creatura romanzesca diventa un fumetto, perde quel trattino che sarebbe divenuto distintivo nel nome di tanti suoi futuri colleghi e guadagna l'articolo: ecco The Superman, personaggio che nella mente di Siegel assume le caratteristiche di un essere eccezionale venuto dallo spazio, presicamente da un pianeta condannato alla distruzione, spedito ancora in fasce sul nostro. Un dio sceso dal cielo sulla Terra per salvaguardarne l'ordine e la pace.

[caption id="attachment_47375" align="aligncenter" width="400"]The Reign of the Super-Man The Reign of the Super-Man[/caption]

L'ispirazione era giunta dal romanzo fantascientifico Gladiator di Phillip Wylie, un cult dell'epoca ma naturalmente in The Superman si concentrano alcuni degli archetipi letterari più suggestivi e i miti del folklore statunitense; come Pecos Bill, il cowboy che cavalca i tornado o Paul Bunyan, il gigantesco boscaiolo che siede sulle montagne.

Questa summa di poteri degli antichi dei si sviluppa di episodio in episodio: agli esordi Superman è capace di battere in velocità un treno in corsa, sollevare un auto e coprire distanze impensabili con un salto. Alla fine degli anni 40 volerà più veloce della luce.

È tuttavia un concetto troppo innovativo è viene rifiutato dai quotidiani di allora. Shuster, per la frustrazione, distrugge tutte le tavole ma Siegel salva la copertina, l'unica che ritrae il loro personaggio in tuta rosso e blu, probabilmente ispirata a quella degli acrobati del circo, a cui verrà aggiunto uno sgargiante mantello rosso per esaltarne la dinamicità.

[caption id="attachment_47376" align="aligncenter" width="300"]Gladiator Gladiator[/caption]

Dopo quattro anni dalla sua ideazione svetterà sulla copertina di Action Comics #1, un'immagine che resterà impressa nel DNA della Nona Arte. Eppure il Kal-El di Krypton non vuole apparire, si nasconde dietro un timido e impacciato giornalista di nome Clark Kent, come un Dottor Jekyll e Mister Hide al rovescio. L'alias di Superman ha origine dalla fusione di quello dei due divi del cinema Clark Gable e Kent Taylor mentre le fattezze sono del magnetico Douglas Fairbanks. Rappresenta il nostro coraggio nascosto nelle pieghe della quotidianità ed è un monito per ognuno di noi ad abbandonare gli abiti di tutti i giorni quando il nostro prossimo è in difficoltà.

[caption id="attachment_47381" align="aligncenter" width="400"]Douglas Fairbanks Douglas Fairbanks[/caption]

Il successo è travolgente, Nel 1939 si conquista una testata regolare, sconvolgendo il panorama dominato da Dick Tracy, Buck Rogers e The Phantom (L'Uomo Mascherato) perché li riassume tutti, generando una nuova tipologia editoriale che unisce fantascienza, guerra, poliziesco e azione. L'Uomo di Acciaio è il primo e più famoso supereroe di sempre e apre quella che sarà definita l'Età dell'Oro dei comics, la cosiddetta Golden Age che andrà dal '39 ai primi anni '50 del secolo scorso.

L'acciaio è sinonimo della sua pelle così come della solidità del soggetto, l'oro non è solo l'epiteto dell'epoca felice a cui diede avvio ma della fortune che avrebbe procurato. Superman attraverserà i decenni allettando i migliori talenti del momento e stimolandoli ad alcune delle performance più straordinarie del fumetto d'autore e mainstream. A lui spetta il primato della prima splash page mai apparsa su di una tavola, quella di Whatever Happened to the Man of Tomorrow? (Che cosa è successo all'Uomo del Domani?) di Alan Moore e Curt Swan ( Superman #423 e Action Comics #583, 1986).

[caption id="attachment_47378" align="aligncenter" width="400"]Superman #423 Superman #423[/caption]

A Swan si deve la caratterizzazione definitiva dell'icona a cui si ispirerà Christopher Reeve per il suo ruolo nel film di Richard Donner nel 1978. Il restyling della leggenda sarà invece affidato a John Byrne nel 1986 e, nel 1992, Mike Carlin e Dan Jurgens porteranno in scena la sconvolgente Morte di Superman che vendette milioni di copie.

Geoff Johns e Gary Frank nel 2009 in Superman: Secret Origin ne riscriveranno la genesi. Nel 2011 sarà la volta del reboot dei Nuovi 52 ed è di questi giorni la notizia di un'ennesima rivisitazione. Perché l'acciaio e l'oro non cessano mai di cangiare nella mente dell'artigiano che sa plasmarli e vuole con essi cimentarsi, ma sempre conservano la loro essenza. Questo è il segreto di Superman. Alla prossima.

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