Marvel: arriva Uncanny Inhumans di Charles Soule e Steve McNiven!

Ad aprile debutta la nuova serie dedicata agli Inumani, Uncanny Inhumans firmata dagli autori de La Morte di Wolverine: Charles Soule e Steve McNiven

Caporedattore, ex grafico e illustratore, appassionato di tutto ciò che è narrazione per immagini.


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[caption id="attachment_40159" align="alignright" width="198"]Uncanny Inhumans #0, copertina di Steve McNiven Uncanny Inhumans #0, copertina di Steve McNiven[/caption]

Proprio ieri vi riportavamo i tanti progetti di Charles Soule, prolifico autore di moltissime serie supereroistiche uscite nel corso del 2014 e ora sempre più al centro dei progetti Marvel, dopo aver firmato un contratto in esclusiva con la Casa delle Idee.

È di pochi minuti fa la notizia che Soule tornerà a collaborare con Steve McNiven, con cui ha da poco realizzato La Morte di Wolverine, per lanciare una seconda serie dedicata agli Inumani, intitolata Uncanny Inhumans. L'annuncio arriva dopo l'introduzione dei personaggi nel Marvel Cinematic Universe attraverso il midseason finale della seconda stagione di Agenti dello S.H.I.E.L.D., nonché l'annuncio del film a loro dedicato che uscirà nei cinema nel 2018.

Come saprete, Charles Soule scrive anche Inhuman, serie attualmente in corso che si concentra sui nuovi membri della razza potenziata del Marvel Universe creati dall'esplosione della Bomba Terrigena nel corso del megaevento Infinity scritto da Jonathan Hickman. Proprio in quelle storie incontravamo per l'ultima volta il monarca degli Inumani, Freccia Nera, che a quanto pare è vivo e avrà grande spazio in Uncanny Inhumans, il cui numero #0 è previsto per aprile. Ecco come Soule ha descritto il suo nuovo impegno per la Marvel:

Ho lavorato su Inhuman fin dall'inizio e uno dei temi principali di questa serie è sempre stato quello di espandere l'idea di ciò che gli Inumani potrebbe significare per l'Universo Marvel: nuovi personaggi, nuove idee, nuovi scenari e tutto il resto. Arrivati a questo punto, abbiamo preso in considerazione ciò che sta accadendo con Inhuman e abbiamo capito che il tutto poteva essere sostenuto dalla pubblicazione di un'altra testata, ossia Uncanny Inhumans, un'espansione delle storie degli Inumani calata nell'Universo Marvel, guardando chi sono e cosa significano da una diversa angolazione.

[caption id="attachment_40160" align="alignleft" width="196"]Uncanny Inhumans #0, variant cover di Simone Bianchi Uncanny Inhumans #0, variant cover di Simone Bianchi[/caption]

Lo scrittore promette un approccio più "sulla strada" per questa serie, affermando che darà una visione più globale, essendo ambientata fuori delle mura di Nuova Attilan, differenziando così i due titoli a livello di identità e protagonisti: Inhuman continuerà ad avere Medusa come personaggio principale, mentre Uncanny Inhumans si concentrerà sulla Freccia Nera. Un meccanismo collaudato più volte da Brian Bendis, quello delle due serie con diversi punti di osservazione: ricorderete il dualismo New/Mighty Avengers o l'attuale tra All-New e Uncanny X-Men.

Naturalmente le due serie si intrecceranno, infatti gli eventi che porteranno ad Uncanny avverranno sui numeri #11 e #12 di Inhuman. Per quanto non sia necessario leggerli per capire cosa succede in Uncanny, vorrei dare un'esperienza di lettura ricca e cool ai lettori.

Alla domanda circa l'uso di "Uncanny" in un titolo completamente non-mutante (Uncanny Avengers ad esempio in parte lo è), Soule ha risposto così:

Non bisogna vederci niente di più di quello che è, significa solo "strano", o davvero inatteso, proprio come gli Inumani penso debbano essere.

Anzi, più che ai mutanti la serie strizza l'occhio ai Vendicatori, visto che il primo cattivo ad apparire sarà Kang il Conquistatore:

Non voglio entrare troppo nel merito, ma posso dire che coinvolge sia Freccia Nera che Ahura (figlio suo e di Medusa apparso in Infinity), nonché un mix molto interessante di Inumani vecchi e nuovi. Inoltre, come ci si potrebbe aspettare dalla presenza di Kang, si parla di viaggi nel tempo e dato che gli Inumani sono presenti sulla Terra da più di ventimila anni, penso che sia una prospettiva piuttosto eccitante.

Fonte: CBR

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