La sede di Charlie Hebdo oggetto di un brutale attacco terroristico

È di pochi minuti fa la drammatica notizia riguardante un nuovo attacco, il più grave della sua storia, della sede del giornale satirico Charlie Hebdo

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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È di pochi minuti fa la drammatica notizia riguardante un nuovo attacco, il più grave della sua storia, alla sede del giornale satirico francese: Charlie Hebdo. Scioccante il resoconto delle vittime. Confermati 11 morti, tra cui i quattro fumettisti Cabu, Charb, Wolinski e Tignous, e almeno 10 feriti, tra cui quattro gravi. Due uomini incappucciati e armati di kalashnikov, al grido “Vendicheremo il Profeta" e "Allah è grande”, hanno aperto il fuoco all'impazzata, prima nell'area adiacente i locali parigini della rivista e poi facendo irruzione al loro interno. Due agenti hanno perso la vita e in una Francia attonita, il livello di allerta è massimo. I due assalitori sarebbero riusciti a fuggire, aggredendo un automobilista e impossessandosi della sua auto. Il Presidente François Hollande, immediatamente giunto sul luogo della strage, ha dichiarato:

È terrorismo, attacco contro la libertà. Dobbiamo reagire con fermezza, ma con uno spirito di unità nazionale. Dobbiamo essere compatti e mostrare che siamo un paese unito. Siamo in un momento difficile: molti attentati erano stati evitati, sapevamo di essere minacciati perché siamo un paese di libertà.

Un'ora prima della strage, intorno alle 10.30 del mattino, i redattori di Charlie Hebdo avevano postato sull'account ufficiale, una vignetta raffigurante Al-Baghdadi, il capo dell'ISIS, che vedete qui sotto, recitante: Gli auguri anche da Al-Baghdadi: Prima di tutto la salute!

La vignetta incriminata, raffigurante Al-Baghdadi

Fonte: Ansa

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