Charlie Hebdo sospende le pubblicazioni
Charlie Hebdo ha annunciato che si prenderà una pausa: "Siamo stanchi e mediaticamente ancora troppo esposti."
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Poco importa se il numero 1178 del 14 gennaio scorso ha venduto 7 milioni di copie, quando la tiratura media del settimanale si aggira attorno alle 60 mila: la redazione della rivista, segnata dai tragici eventi di Parigi, non è pronta a tornare all'opera e Charlie Hebdo sospenderà le pubblicazioni.
Lo ha annunciato la nuova responsabile della comunicazione Anne Hommel, informando che non ci saranno uscite né il 4 né l'11 febbraio. Gli autori della rivista satirica oggi tristemente più famosa al mondo, si sono dichiarati “non pronti”, aggiungendo di avere bisogno di tempo per preparare una nuova edizione:
Siamo stanchi e mediaticamente ancora troppo esposti.
La Francia, gran parte del mondo laico e anche alcuni esponenti di quello religioso, sono vicini alle famiglie delle vittime del brutale attentato e alla nuova squadra di matite e penne che porteranno avanti il loro credo e il loro sarcasmo. Ci auguriamo che Charlie Hebdo torni presto a graffiare.