Trillium, la recensione
Abbiamo recensito per voi Trillium, nuova miniserie Vertigo di Jeff Lemire come autore unico edita in Italia da RW Lion
Anno 3797, la Terra è oramai andata distrutta e la razza umana si trova ridotta a poche migliaia di individui, i quali sopravvivono sulle varie colonie sparse per l'universo. Nika, esperta di xenologia sul Terralab del piccolo pianeta Atabithi, è alle prese con una difficile e lunga trattativa, volta a carpire un vitale segreto dalla popolazione nativa del luogo. In ballo c'è la sopravvivenza dell'intero genere umano, sul quale incombe una pericolosissima minaccia: l'Amnio, virus senziente, in grado di adattarsi a ogni situazione e "deciso" a trasformare i restanti uomini in cadaveri purulenti.
A unire le umane vicissitudini dei due personaggi, separati da quasi 2000 anni di Storia, c'è il proverbiale filo rosso rappresentato dal Trillium, uno strano fiore bianco di origine aliena, in grado di generare una curiosa alterazione della mente umana, espandendone i confini oltre ogni immaginazione. In aggiunta a tutto questo, avremo anche viaggi nel tempo e nello spazio, misteriose razze aliene, guerra e sangue, e naturalmente amore, unica forza in grado di vincere i vincoli imposti dalla fisica, un po' come raccontato da Christopher Nolan nel suo Interstellar.
Sotto il profilo del disegno, Lemire riesce con il suo stile a esaltare ulteriormente il suo grande talento nello storytelling. La veste grafica di Trillium si evolve come un vero organismo mano mano che la storia procede: si parte con un'organizzazione della pagina classica, quasi accademica, nei primi due episodi, salvo poi ritrovarsi a poco a poco immersi in un oceano di forme e colori che si mischiano fra loro, splash page da urlo, e trovate stilistiche che si possono tranquillamente definire geniali. Una di queste è quella che vede le due storie (che si svolgono in tempi e luoghi diversi) raccontate contemporaneamente nella stessa pagina, che viene divisa in due esatte metà. Come? "Semplice": la prima parte la si legge normalmente, mentre per la seconda bisogna letteralmente capovolgere il fumetto con un rotazione di 180 gradi. Il risultato, anche se magari un po' scomodo dal punto di vista pratico, rende Trillium un fumetto caratterizzato da grande originalità.
In conclusione, se volete una storia di stampo fantascientifico, che giochi con la mente del lettore facendolo viaggiare fra il tempo e lo spazio, fra alieni, virus mortali, astronavi, ma anche templi nella giungla, storie d'avventura, minacciose popolazioni indigene, senza dimenticare quei misteriosi fiori bianchi, sapete cosa acquistare. E state tranquilli, Trillium non vi deluderà.