Original Sin 1, la recensione
Abbiamo recensito Original Sin 1 di Jason Aaron e Mike Deodato, primo capitolo del nuovo evento editoriale Marvel Comics: chi ha ucciso Uatu, l'Osservatore?
Parafrasando il titolo del classico degli 883, si può subito dare un'idea di ciò che rappresenta Original Sin, evento editoriale Marvel Comics portato nel nostro Paese da Panini Comics. Come tutti già sapranno, senza cadere vittime del Demone dello Spoiler, l'omicidio di Uatu è l'episodio saliente attorno al quale ruota la miniserie realizzata da Jason Aaron (testi) e Mike Deodato (disegni).
E i villain? Certamente non mancheranno, ma questi non saranno quelli che probabilmente vi aspettate: nelle tenebre infatti agiscono tre misteriose (e poco conosciute) figure, le quali sguinzaglieranno per le strade una legione di Senza Mente, che, grazie alle proprietà dei suddetti occhi, hanno acquisito finalmente la capacita di comprendere, salvo che ciò che sono strati costretti a vedere non è loro piaciuto, portandoli a impazzire, letteralmente.
Per una storia così criptica e oscura, chi meglio dell'artista brasiliano Mike Deodato poteva essere in grado di dedicarsi al comparto grafico? Il veterano in casa Marvel, che si è contraddistinto per recenti lavori su Thunderbolts, Dark Avengers e New Avengers, si approccia a questa nuova sfida con grande e contagioso entusiasmo, rendendo il suo disegno protagonista dell'ennesima evoluzione; la costruzione della pagina è quanto mai dinamica e innovativa: abbandonato ogni rigido diktat accademico, Deodato costruisce le sue vignette come se fossero tessere di mosaico, che si intersecano fra loro, in maniera anche volutamente irregolare, cosa che conferisce a ogni sequenza narrata grande carica visiva. Inoltre, l'artista è famoso per essere un maestro dei chiaroscuri, aspetto che viene ripreso e potenziato anche in Original Sin: la cupezza di tale racconto è esaltata dalle tante ombre (e poche luci) che Deodato mette su tavola, il tutto accompagnato dal suo consueto iper-realismo anatomico che rende i corpi dei personaggi una meraviglia per gli occhi. Il risultato è ulteriormente esaltato dai colori di Frank Martin, un vero maestro della tavolozza.
In Original Sin 1 sono contenuti i primi due numeri (su otto) della miniserie americana: al momento è troppo presto per valutare con oggettività quanto quest'opera possa essere riuscita, ma di sicuro possiamo affermare che la storia parte molto bene, oltre che in quarta. Immaginare a priori che Marvel Comics potesse realizzare qualcosa di così diverso da ciò a cui ci eravamo abituati negli ultimi anni era davvero impossibile, motivo per il quale va dato grande merito (e credito) al team creativo per aver saputo orchestrare un racconto noir con supereroi, oltre che ad assumersi il grande rischio che questa scelta necessariamente comporta. Aspettiamo di scoprire nei prossimi mesi cosa gli occhi di Uatu ci riveleranno, ma siamo sicuri che gli scheletri nell'armadio in questo universo narrativo siano tanti e sorprendenti...