Dragon Ball Z: Il Destino dei Saiyan
Il quinto film di Dragon Ball Z introduce il temibile Cooler, fratello maggiore di Freezer giunto sulla Terra in cerca di vendetta...
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Il film comincia con un flashback che mostra lo scontro tra Bardack e Freezer ne Le Origini del Mito; in quell'occasione Cooler, il fratello maggiore di Freezer, si rese conto della navicella di Goku in fuga dal pianeta Vegeta, ma decise di lasciarla andare visto che non si trattava di qualcosa di sua competenza.
Dopo la sconfitta di Freezer su Namecc per mano di Goku, Cooler però decide di andare sulla Terra per vendicare la morte del fratello e per ultimare lo sterminio dei saiyan; appena arrivato riesce a rintracciare Goku ferendolo in modo grave. A questo punto la trama ricalca sequenze già viste nel manga ma che finora erano state trascurate nei film, mostrando scene più tranquille in cui gli eroi devono riposarsi e riprendere le forze, in vista di una rivincita futura; Gohan infatti viaggia fino al santuario di Karin per recuperare dei senzu in grado di restituire le forze a suo padre, prestando attenzione a non far percepire la sua energia agli scagnozzi di Cooler. Una volta tornato in sesto Goku affronta Cooler, che si rivela un avversario più forte di suo fratello; trasformandosi in Super Saiyan Goku però riesce a respingere l'attacco definitivo dell'invasore alieno, mandandolo a schiantarsi contro il sole.
Pochi attimi prima di morire Cooler capirà di aver agito anche lui con leggerezza, come il fratello, non uccidendo il neonato Goku quando avrebbe potuto farlo senza troppi sforzi.
Il Destino dei Saiyan si pone come ipotetico sequel della saga di Freezer, portando in campo il fratello maggiore dello spietato distruttore di pianeti; da questo punto di vista il film insiste soprattutto sul ribadire quanto Cooler sia più forte di Freezer e di come sia una minaccia più difficile da affrontare, quando in realtà molti colpi e poteri sono simili a quelli visti nello scontro sul pianeta Namecc. Cooler afferma di poter fare una trasformazione in più di Freezer, ma noi ne vediamo solo una, il che significa che per la maggior parte della vicenda è rimasto nella sua quarta forma; non se ne capiscono i motivi di questa scelta, se non appunto quella di farlo apparire prepotentemente superiore al fratello.
Per una volta gli scagnozzi della nemesi di turno non sono anonimi sgherri che lo spettatore non vede l'ora di togliersi di torno, ma nel loro ruolo marginale sono ben caratterizzati, pur emulando fin troppo la Squadra Ginew addirittura con una posa demenziale.
Per la prima volta nei film vediamo Goku diventare il Super Saiyan biondo, anche se la trasformazione dovrebbe avvenire per un enorme scatto d'ira; nel manga era suscitato dalla morte di Crilin, mentre qui per un passerotto morto e un generico "preoccuparsi per i suoi amici", motivazione un po' deboluccia per qualcosa che all'epoca era ancora considerato straordinario.
Un film di Dragon Ball un po' sottotono, ma che ha il merito di introdurre Cooler, personaggio che apparirà nuovamente come avversario di un altro lungometraggio, oltre a guadagnarsi qualche altra rapida comparsata.