Sandman Overture 1, la recensione

Abbiamo recensito per voi il primo numero di Sandman Overture, il tanto atteso ritorno di Neil Gaiman sulle storie di Sogno degli Eterni

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Sogno o son desto?

Probabilmente è questo il primo pensiero nella mente del lettore che ha fra le mani Sandman Overture 1, primo inedito di Neil Gaiman con protagonista Morfeo degli Eterni da una decina di anni a questa parte.

Inutile girarci attorno: si tratta di una lettura da sogno.

La miniserie in sei puntate vede il ritorno di Gaiman sul personaggio che lo ha reso celeberrimo, e va a far luce su un periodo ancora misterioso nella cronologia del personaggio: quindi sì, per rispondere a una domanda molto frequente nel mondo del fumetto odierno, Sandman Overture è una storia "in continuity" con la serie storica The Sandman, conclusasi nel 1996 con il numero #75. Ma, quando si ha a che fare con il Sogno, tempo e spazio, lo sappiamo bene, diventano concetti quanto mai relativi. Cronologicamente, la storia inizia nei primi anni del XX secolo (siamo nel 1915), poco prima che Morfeo venisse imprigionato come lo abbiamo conosciuto nel primo ciclo narrativo della suddetta serie, intitolato Preludi e Notturni. Sotto il profilo spaziale Sandman Overture si apre su un piccolo pianeta situato in una galassia lontana lontana, un “nessundove” (per citare un neologismo gaimaniano), nel quale Sogno, o meglio, una personificazione di questi, muore improvvisamente e misteriosamente: Sogno esiste da quando il primo essere senziente dell’universo ha iniziato a sognare, e si presenta sotto molteplici prospettive (o aspetti) in funzione della “concezione onirica” di chi sogna. Dopotutto, The Dreams Never Dies, come cantavano i Cooper Brothers.

In seguito, la scena si sposta sul nostro pianeta, la Terra, dove Morfeo si trova costretto a risolvere un increscioso “errore di sistema” (non è il primo e non sarà l’ultimo della sua “gestione”) generatosi a seguito della creazione del Corinzio, il quale ha preso coscienza del reale potere che hanno le creature dei sogni nel mondo reale, deviando dal compito per il quale era stato creato: come sanno i conoscitori del fumetto, questa situazione non avrà celere soluzione. Improvvisamente però, Sogno viene attirato da un richiamo al quale è impossibilitato a resistere, trovandosi trasportato su un piano metafisico popolato da entità così sconosciute, ma allo stesso tempo così familiari.

La storia architettata da Neil Gaiman rapisce il lettore sin dalle prime pagine, facendo sì che questi si immerga in un universo narrativo estremamente vasto e complesso, ma allo stesso tempo raccontato in maniera fluida, chiara e lineare. In meno di trenta pagine (re)incontreremo molti personaggi del cast storico della serie, partendo dai già menzionati Morfeo e Il Corinzio, fino ad arrivare a Death, Destino, Lucien e Marv Testa di Zucca. Alla fine della storia ci verrà presentata un’intera galleria di nuovi e affascinanti character, sui quali ci sarà sicuramente un maggiore approfondimento nelle successive uscite.

La prosa di Gaiman è, come sempre, densa e corposa, ma mai stucchevole: la prima puntata di questa avventura si legge tutta d’un fiato, in maniera assai scorrevole. “Le parole sono importanti” esclamava Nanni Moretti in Palombella Rossa: mai come con Gaiman questa affermazione è veritiera, dato che lo scrittore riesce a narrare in modo così ricco e complesso, ma allo stesso tempo scorrevole, da far subito innamorare il lettore di ciò che sta leggendo.

Overture parla, dunque, di un viaggio dal sapore romantico e malinconico fra dimensioni e tempo, che sappiamo già non essere a lieto fine: lo stesso Morfeo, protagonista dell’opera, sembra quasi essere il primo impotente spettatore, assieme al lettore, di una sequela di vicissitudini che ci risucchieranno tutti in un tumultuoso vortice di eventi ed emozioni.

Se Sandman Overture promette di essere uno dei più affascinanti racconti del personaggio gran merito va sicuramente alla parte grafica dell’opera, curata dal talentuosissimo J.H. Williams III, recentemente visto all’opera su Batwoman nella duplice veste di co-sceneggiatore e disegnatore. L’aspetto visivo di questa storia è, in una parola, incantevole: mai come prima Morfeo e tutti gli altri protagonisti sembrano prendere vita propria, pagina dopo pagina. Il tratto preciso e realistico, i colori pittorici, la ricchezza di dettagli, oltre ai magnifici colori di Dave Stewart, sono ai limiti della perfezione assoluta. Ma, al di sopra di tutto questo, non si può non rimanere estasiati dalla costruzione della pagina ideata da Williams III: l’originalità e la genialità di questo artista sono incommensurabili. Basti guardare alle pagine 6 e 7, immaginate come una dentatura (rimando al personaggio del Corinzio) nella quale sono proprio i denti a divenire vignette, con le gengive a fare da cornice, o, girando pagina, vedere le pagine del Libro di Destino aprirsi all’interno della pagina stessa, o, ancora, a pagina 11 si noti come la tavola stessa altro non è che il volto del protagonista di questa, chiamato George Saracinesca, nel quale tutta una serie di incisioni, che costituiscono le vignette, sono inscritte in una più grande e decorativa. Per realizzare a pieno la potenza di due menti artistiche come quelle di Gaiman e Williams III che lavorano assieme basti guardare a una singola vignetta, la seconda a pagina 16, che ci fornisce il punto di vista del Corinzio, i cui occhi non sono altro che due bocche dentate: se non è questo un colpo di genio, spiegateci voi il genio cos’è. Inoltre, Sandman Overture 1 si chiude con una meravigliosa duplice pagina “fold up” che costituisce la proverbiale ciliegina su una torta buonissima.

Come in tutte le storie di Morfeo e degli Eterni, non si può non ricordare ed elogiare il sempre esemplare lavoro compiuto da Todd Klein nel lettering. Il primo numero dell’edizione italiana di Sandman Overture di RW-Lion racchiude al suo interno tutti i contenuti extra contenuti in quella americana The Sandman: Overture Special Edition #1 (interviste, annotazioni, contenuti speciali, cover gallery) rendendo, di fatto, questo fumetto lo spillato di più pregevole fattura visto nel nostro Paese da diversi anni a questa parte, a un prezzo contenutissimo, peraltro.

In conclusione, Sandman Overture 1 è il primo capitolo di una storia che è una poesia, un viaggio in un universo narrativo talmente meraviglioso che fa strano rendersi conto di come abbiamo fatto a starne così a lungo senza. Il racconto si fa leggere bene anche dai neofiti (i quali correranno a recuperare gli arretrati), ma sono i lettori affezionati alle storie di Morfeo e dei suoi fratelli coloro i quali, alla fine della lettura, saranno estasiati e commossi.

Bentornato Sogno, bentornati tutti: si torna a casa, si torna a sognare assieme. Ed è tutto così bello.

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