Lucca Comics 2014: l'incontro con Robert Crumb e Gilbert Shelton
Resoconto dell'interessante incontro con Robert Crumb e Gilbert Shelton, leggendari artisti dell'undergound americano anni '70
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Si inizia dal racconto del momento del loro incontro. Poco noto il loro esordio assieme come impiegati dell’American Greeting Card Company, azienda di cartoline americana dove lavorava Crumb e da cui Shelley fu rifiutato. Eppure, dice Crumb, la tecnica dell’amico era altrettanto buona. Entrambi infatti avevano uno stile “sick”. Crumb chiarisce che anche il suo era uno stile underground e che gli ci vollero sei mesi per imparare a disegnare “carino”, come richiesto dai diktat dell’azienda.
Shelton arrivò in città nel ’68, un anno dopo Crumb e trovò casa nel quartiere hippie più noto della città, un luogo bellissimo in cui vivere. Era però la fine dell’epoca hippie, di lì a poco sarebbero arrivati gli Hell’s Angels, gli spacciatori di droga e sarebbe diventato molto in fretta un incubo.
Harvey Kurtzman e Mad come modelli ed eroi.
Harvey Kurtzman, creatore della rivista Mad, è stato senza dubbio l’artista che maggiormente li influenzò, oltre a dar loro una mano effettiva nell’emergere. Una figura tragica, finito schiacciato dall’impero di Playboy, per cui lavorava e a cui dovette sacrificare la propria autenticità per i compensi notevoli che assicurava. Crumb infatti confessa di odiare ancor oggi Hugh Hefner per quel che fece a Kurtzman, che aveva bisogno di denaro, e di aver giurato a se stesso che non avrebbe mai permesso che qualcuno facesse lo stesso a lui e alla sua arte. Kurtzman era il suo eroe. Un giorno andò a trovarlo e lo trovò che scriveva un fumetto per Playboy. Hefner, un fumettista frustrato che aveva abbandonato le sue velleità, voleva visionare ed approvare tutto il lavoro di Kurtzman che si trovava correzioni del patrono di Playboy su carta trasparente, vergate con una penna blu: stupidi interventi privi di valore per cercare di essere parte del processo creativo. Crumb racconta che a volte Kurtzman pianceva pensando a ciò che era obbligato a fare pur di lavorare. Ma ai tempi della fondazione di MAD, e prima ancora, nel ‘64 e ‘65 con la rivista Help, aveva pubblicato e credutonei fumetti di Crumb e Shelton, pagandoli 35 dollari a pagina: metà dell’affitto di casa dei due. Un grandissimo aiuto per loro.
Altre influenze dai newspaper strips. Quali guardavano con più interesse?
Crumb non è mai stato troppo interessato ai fumetti da quotidiano, fatto salvo Pogo e Dick Tracy. A colpirlo maggiormente sono stati gli albi, soprattutto quelli Carl Barks per la Disney e un fumetto da noi poco noto di nome Little Lulu. Poco colpito dai testi, Crumb si è sempre concentrato sui disegni. Al Capp è invece, per Shelton, un riferimento fondamentale, come anche Krazy Cat che gli piaceva molto, ma i cui testi erano talmente strambi che non li capiva.