Fantomius 1, la recensione

Definitive Collection comincia a raccogliere in volume le avventure di Fantomius, il ladro gentiluomo che ha ispirato Paperinik...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


Condividi

Una delle migliori novità editoriali nate dalla collaborazione tra Disney e Panini Comics è il varo della testata Definitive Collection, che raccoglie cicli di storie di qualità pubblicati su "Topolino", riproponendoli in un formato più grande rispetto al settimanale, grazie al quale si possono apprezzare meglio i disegni. Non è un'edizione di lusso, ma  è un ottimo compromesso che può raggiungere un pubblico più ampio, grazie al prezzo popolare e alla manciata di pagine di bozzetti che possono interessare sia l'appassionato più incallito che il lettore casuale. È un ottimo modo per valorizzare storie che si meritano di essere ristampate ed essere disponibili più a lungo anche oltre la sua breve vita sul settimanale, conferendo nobiltà al lavoro di alcuni autori e alle storie più curate sia dal punto di vista narrativo che da quello grafico, esattamente come avviene sempre in casa Panini per i volumi 100% Marvel.

Per dare il via a questa collana è stato scelto Fantomius, il Ladro Gentiluomo, saga creata da Marco Gervasio, che come autore unico si occupa di scrivere e disegnare le avventure del leggendario furfante. L'idea nasce dalla storia Paperinik, il Diabolico Vendicatore, storia d'esordio del papero mascherato, in cui Paperino trova a Villa Rosa il diario e le attrezzature di un misterioso Fantomius; grazie a esse potrà cominciare la sua vita da supereroe, ma non verrà mai spiegato nulla sulla vita di questo personaggio. A quarant'anni di distanza è Gervasio a rimediare a questa lacuna, con una serie di storie in cui assistiamo ai colpi orditi da Fantomius e dalla sua compagna Dolly Paprika.
Il merito principale di questi fumetti è l'atmosfera anni '20, ricreata soprattutto grazie ai disegni e all'ambientazione che riprendono i feuilleton dell'epoca, immergendo un "sosia di Paperino" in un'altra epoca, affascinante e suggestiva. L'antieroe deve sicuramente le sue origini a Fantomas, con abbondanti dosi di Diabolik e Arsenio Lupin, sempre affiancato dalla sua partner Dolly Paprika e aiutato da un avo di Archimede, Copernico Pitagorico.
I toni della narrazione sono ovviamente adeguati a un fumetto Disney, per cui spesso i furti di Fantomius servono a smascherare altri malviventi, o comunque il bottino viene consegnato ai poveri, trasformando il protagonista in un novello Robin Hood.
Molto divertente la rivalità che si crea col Commissario Pinko, poliziotto che tenta invano di catturare Fantomius e ignora che dietro la sua maschera si cela in realtà il fintamente imbranato Lord Quackett.
Il primo albo della Definitive Collection raccoglie le prime storie del personaggio, un ottimo modo per conoscere Fantomius in attesa di leggere le successive storie del ladro gentiluomo, che fa periodicamente il suo ritorno su "Topolino" e che ora potrà essere letto in volumi monografici proprio in questa collana.

Continua a leggere su BadTaste