Bendis parla del nuovo corso di Powers, nei fumetti e in TV
Con la serie live action in arrivo e un nuovo corso del fumetto, Powers ha in serbo molte novità per i suoi fan...
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
È da quasi un decennio che il fumetto Powers creato da Brian Michael Bendis e Michael Avon Oeming attende un adattamento, prima previsto come lungometraggio cinematografico, poi diventato una serie televisiva; tra poche settimane finalmente esordirà su Sony Playstation Network, dopo il trailer mostrato quest'estate al New York Comic-Con.
Bendis si è detto estremamente soddisfatto dell'entusiasmo con cui il trailer e il cast sono stati accolti alla convention newyorkese; a precipito lo stesso calore umano e professionale anche nelle ultime due settimane, invitando amici e colleghi a proiezioni private della serie live-action, raccogliendo pareri molto positivi.
[caption id="attachment_33427" align="alignright" width="197"] La copertina del #1 del nuovo volume di Powers[/caption]
Lo sceneggiatore ha raccontato di come è stato contattato dalla Sony per trasmettere Powers nel loro nuovo servizio streaming, vedendolo come un ottimo titolo di debutto, grazie alla sua natura di fumetto indie che mescola due generi e che potrebbe essere un antidoto a tutto ciò che sta succedendo nel mondo del cinema e delle serie tv con i supereroi. Subito è stato contattato lo scrittore Charlie Huston, che aveva già scritto il pilot di una versione mai trasmessa di Powers per l'emittente FX, e assieme hanno lavorato a questa serie; l'idea è di creare qualcosa che non fosse un adattamento fedele, ma qualcosa di differente che condividesse personaggi, idee e tematiche con il fumetto, nello stesso identico modo in cui i romanzi e la serie tv di Dexter sono prodotti diversi ma legati tra loro. Però quasi qualunque cosa presente nella serie sarà riconoscibile per i lettori del fumetto, anche se viste sotto una nuova luce: Calista non è la ragazzina che è all'inizio del fumetto ma è più vicina all'età che ha negli ultimi volumi, e altri elementi simili che vogliono rendere Powers una vera e propria serie TV, e non una serie TV che vuole essere un fumetto o un fumetto che vuole essere una serie tv.
È interessante come, per creare la mitologia dei supereroi presenti nel progetto live-action siano stati contattati altri fumettisti del calibro di Mike Allred, David Mack, David Marquez e Justine Ponsor, che hanno realizzato artwork per l'occasione, ma sono così belli che ho deciso di sfruttarli come variant cover per i fumetti, con il consenso di Sony.
[caption id="attachment_33428" align="alignleft" width="194"] Variant cover di David Mack per Powers #1[/caption]
I due medium però procedono su due binari paralleli, come se fosse lo stesso spettacolo interpretato da due compagnie teatrali differenti. Nel fumetto ormai i personaggi hanno sviluppato una propria caratterizzazione e relazioni che forse non arriveranno mai nella serie live-action.
Gli agenti Walker e Pilgrim hanno scoperto che l'FBI è una cospirazione controllata dai Poteri, un complotto che è stato pianificato dall'inizio di quest'anno, ma che in realtà trovava i suoi germogli già nel terzo anno di Powers; Bendis adora le sottotrame a lungo termine e nel prossimo numero i lettori scopriranno ulteriori colpi di scena. Ma la conclusione di Powers: Bureau #12 sarà sconvolgente perché ciascuno dei personaggi sarà molto distante da ciò che era all'inizio di questa -potremmo chiamarla- "stagione".
Il nuovo Powers #1 comincerà in un luogo completamente diverso da ciò che è stato finora, così i nuovi lettori potranno apprezzarlo completamente. Sarà passato molto tempo e i vecchi lettori invece si chiederanno "Whoa, che è successo?".
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