NYCC, Image Comics: costruttori di mondi

Gli autori Image presentano le loro novità alla NYCC: horror, fantascienza, fumetti d'epoca accomunati da un alto grado di immersività nell'ambientazione

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[caption id="attachment_25646" align="alignright" width="146"]C.O.W.L. #7 La copertina di C.O.W.L.[/caption]

Alla NYCC di quest’anno la Image ha deciso di fissare un tema portante che fungesse da trait d’union per le serie e le novità presentate in sede newyorchese. Il tema scelto è stato quello del “worldbuilding”, la creazione di mondi, quel processo che consiste nel costruire un’esperienza più immersiva possibile nel lettore e “assimilarlo” all’interno del mondo in cui si svolge la storia. Attraverso questa chiave interpretativa, ognuno degli autori convenuti ha presentato le serie a cui sta lavorando attualmente.

Per Ben Acker e Ben Blacker, autori di The Thrilling Adventure Hour, il compito è stato particolarmente facile, dal momento che la loro serie vive in simbiosi con un podcast omonimo che fornisce ogni dettaglio relativo all’universo dell’ambientazione. Il materiale audiovisivo del podcast funge sia da integrazione alle storie a fumetti per i lettori che come fonte di ispirazione per gli autori, che hanno a disposizione un vasto bacino di materiale di riferimento a cui attingere.

Bitch-Planet-76562Kyle Higgins, al lavoro su C.O.W.L., ha puntato tutto sulla ricostruzione storica dell’ambientazione: dal momento che gli eventi della serie si svolgono nel 1962, essere precisi a livello di ambientazione per recuperare look, architetture, abiti, oggetti e stili dell’epoca è stato un fattore determinante. Ma Higgins ha voluto spingersi perfino oltre, strutturando l’intero numero 6 di C.O.W.L. come se fosse un fumetto uscito in quegli anni, sia nella grafica che nei contenuti, arrivando a includere anche pagine pubblicitarie di oggetti d’epoca e relative alle altre serie Image realizzate “a tema”.

Jamie McKelvie di The Wicked + The Divine ha lavorato principalmente sui costumi e sugli abiti, assicurandosi che tutti i protagonisti indossassero abiti più realistici possibile. La storia è incentrata su elementi fantastici e soprannaturali, quindi, per contrasto, gli elementi del mondo reale devono apparire convincenti: i luoghi sono reali, gli abiti sono reali ed è importante che ogni personaggio abbia il suo stile: il mezzo visivo consente ai personaggi di rivelare dei tratti della loro personalità attraverso ciò che indossano.

[caption id="attachment_25647" align="alignright" width="151"]Atmosfere d'epoca per The Thrilling Adventure Hour Atmosfere d'epoca per The Thrilling Adventure Hour[/caption]

Tim Seeley ha sfruttato il fattore autobiografico per la sua serie horror, Revival, che ha deciso di ambientare nella sua città natale:

Buona parte dell’ispirazione alla base della serie proviene dal fatto che chi è cresciuto in un piccolo paese, specialmente nel Midwest, spesso ha dovuto assistere a un sacco di cose strane. Riuscire a rendere un’ambientazione realistica per me era importante, perché l’orrore funziona bene quando ti senti a tuo agio in tutti gli altri elementi, in modo che l’elemento horror possa sconvolgere tutto ciò con la sua irruzione negli altri.

Brandon Montclare è al lavoro su Rocket Girl, una serie di fantascienza ambientata negli anni 80, e ha puntato sul fattore estetico, a sua detta fondamentale per la serie.

Circa un quarto della storia si svolge in una versione alternativa del 2014, un mondo ad alte tecnologia. Ma si tratta della versione del futuro così come era visualizzata negli anni '80, quindi, sebbene quella parte non sia basata nella realtà, deve dipendere in qualche modo dalla fantascienza così com’era immaginata in quell’epoca.

Fonte: CBR

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