Sin City - Un'Abbuffata di Morte
Per fermare Jackie-bello, Dwight e le prostitute della città vecchia dovranno fare Un'Abbuffata di Morte...
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
A sei mesi dalla conclusione di Una Donna per cui Uccidere il protagonista Dwight torna in azione, dopo aver ottenuto un nuovo volto e dopo essere riuscito a uccidere Ava Lord. Il detective ha passato la notte in compagnia di Shellie, cameriera del Kadie’s Club Pecos, ma improvvisamente bussa alla porta dell'appartamento Jackie-bello, ex della ragazza visibilmente ubriaco e in compagnia di suoi amici che vogliono sfondare la porta per divertirsi un po'. Dwight mette in fuga l'uomo e i suoi compagni, ma decide di seguirli per fermarli e assicurarsi che non creino altri problemi, ignorando il consiglio di Shellie di lasciarli in pace. Per sfuggire a un auto di polizia, Jackie-bello si rifugia nella città vecchia, dove regna la prostituzione e le forze dell'ordine non hanno alcun potere; esiste infatti da anni un patto per il quale le ragazze amministrano liberamente la città, dando in cambio ai poliziotti una fetta dei loro profitti e un po' di intrattenimento gratuito quando danno una festicciola. Se un poliziotto finisce nel quartiere per motivi diversi dall'acquistare ciò che le ragazze mettono in vendita, loro lo rimandano al mittente; possono distruggergli l'auto, vestirlo da donna, ma devono rimandarlo al mittente vivo.
Jackie-bello però comincia a molestare la giovane Becky, attirandosi le attenzione di Gail e Miho, che tengono d'occhio l'uomo in attesa di una mossa fuori luogo: quando l'uomo estrae una pistola per minacciare Becky, la glaciale ninja gli mozza una mano e per fermare il suo attacco lo ammazza assieme a tutti i suoi compagni.
Mai gesto più sbagliato, perché esaminando il suo cadavere viene ritrovato il distintivo di Jackie-bello: era un poliziotto.
Se si dovesse scoprire ciò che è avvenuto sarebbe il caos, la malavita tornerebbe nella città vecchia e i poliziotti disporrebbero liberamente delle prostitute.
Dwight si offre di insabbiare l'accaduto, gettando i corpi di Jackie-bello nei pozzi di catrame, ma il carburante finisce mezzo chilometro prima del suo traguardo; come se non bastasse, un gruppo di mercenari sottrae i cadaveri tagliati a pezzi con l'intenzione di far venire a galla quanto è successo per il loro tornaconto, costringendo Dwight a organizzare un attacco in piena regola per riappropriarsi del cranio mozzato di Jackie-bello.
I suoi avversari sono in superiorità numerica, ma sarà sufficiente una strategia efficace, con salde radici storiche, per permettere all'investigatore e alle ragazze della città di proteggere il loro segreto, facendo una vera e propria strage.
Se per il secondo ciclo di storie Frank Miller aveva optato per una side-story che si svolgeva parallelamente agli eventi del primo volume di Sin City, Un'Abbuffata di Morte procede dove si era interrotto Una Donna per cui Uccidere, raccontando un'altra avventura di Dwight. Si tratta di una storia adrenalica, con un ritmo forsennato e la palpabile sensazione di una catastrofe imminente che deve essere evitata.
Oltre ad approfondire il personaggio di Dwight e di alcune prostitute già viste nel volume precedente, è l'intera città vecchia al centro di questa storia: la zona più affascinante di Sin City viene rappresentata con cura e finalmente il lettore scopre anche le regole che tengono in vita questo bordello a cielo aperto. Torna anche l'imponente Manute, che non sembra essersi fatto fermare dall'occhio che gli ha strappato Marv e dai colpi ricevuti da Dwight e Miho, ora al servizio di un nuovo capo; ma anche i nuovi personaggi sono caratterizzati in modo altrettanto memorabile, a partire dall'inquietante Jackie-bello per arrivare all'apparente ingenua prostituta-ragazzina Beckie.
Da segnalare il paragone storico che Miller fa raccontando brevemente la vicenda di Re Leonida durante la battaglia delle Termopili, in preparazione dello scontro finale di Dwight; si tratta del seme dell'idea che l'autore poi approfondirà e amplierà, pubblicando tre anni dopo il suo celebre 300.