Jason Aaron parla della trasformazione dei personaggi Marvel e di Star Wars
Thor e Star Wars ma anche i suoi progetti indipendenti per Icon e Image: Jason Aaron ha le idee molto chiare sul futuro della Marvel e del fumetto in genere
È un periodo di attività frenetica per Jason Aaron, uno dei nomi di punta della rosa di autori Marvel, per la quale si appresta a rivoluzionare l’universo di Thor facendo impugnare Mjolnir da una mano femminile e a narrare le gesta degli eroi tradizionali di Star Wars nella principale testata omonima. Ma Aaron è anche autore di un progetto Icon creator-owned, Men of Wrath e di un altro per conto della Image, Southern Bastards. Nel corso di un’interessante intervista con CBR TV, lo scrittore ha parlato più approfonditamente di tutto ciò, rivelando vari interessanti dettagli. Eccone i punti salienti.
- Ciò che intendo fare con il nuovo personaggio di Thor è diverso da Beta Ray Bill, Thor la Rana, Don Blake e tutto il resto, ma fa comunque parte di quell’evoluzione. Dopo avere accettato un alieno con la faccia da cavallo e una rana come dio del tuono, potremo accettare anche una donna, no?
- Se guardiamo indietro ai 25 numeri che ho curato finora, c’è un tema ricorrente fin dall’inizio, e cioè il fatto che Thor si chieda se è degno o meno del suo martello. Ogni giorno, quando si sveglia, lo guarda e si chiede se sarà ancora in grado di sollevarlo. Sa bene che ci sono in giro molti pessimi dèi e si chiede: “Io sono un bravo dio? E cosa significa essere un bravo dio?”- Abbiamo visto qualche donna impugnare Mjolnir in qualche occasione: un numero qua, una storia breve là, un what if... Ma c’è una differenza tra raccoglierlo in una scena e *esserne il portatore*, quindi volevo vedere qualcun altro esserne il portatore almeno per un po’.
[caption id="attachment_22587" align="alignleft" width="197"] Men of Wrath #03[/caption]
Questo "per un po'" alla fine della frase è forse più rivelatorio di quanto Aaron volesse intendere riguardo alla sorte del Thor originale. Ma a proposito dei cambiamenti riguardanti i personaggi classici della Marvel lo scrittore aggiunge:
- Sta succedendo a moltissimi personaggi: “Wolverine muore, Cap si è trasformato, Thor cambierà, i personaggi principali stanno cambiando drasticamente. Molti si chiedono se la cosa ci sta bene, sapendo che ci sono dei film che stanno per uscire. Ebbene sì, la cosa sta bene a tutti, e abbiamo ricevuto l’ok per procedere, perché questo ci permetterà di scrivere delle belle storie. Non ho mai pensato che dovessimo correre dietro ai film. Anzi, penso che dovremmo essere sempre un passo avanti rispetto ai film.
A proposito di Star Wars:
- L’azzeramento della continuity dell’universo espanso di Star Wars significa che per godersi queste nuove storie a fumetti è sufficiente avere visto il film originale. Chi ha visto il primo film può prendere in mano il fumetto, saltare a bordo e capirlo immediatamente. Non c’è bisogno di avere letto nessun altro fumetto o avere visto nient’altro. Ciò che mi piace di più è che questo ci riporta alle atmosfere dei film originali. Ai temi in cui tutti siamo diventati fan di Star Wars, capisci? A ciò che ci emozionava in quell’universo quando eravamo bambini. Il primo numero parte poche settimane dopo la distruzione della Morte Nera, coinvolge tutto il cast dei personaggi principali (Luke, Han, Leia, Chewie e i droidi) e i Ribelli cercano di sfruttare il vantaggio fornito da quella grande vittoria. E ovviamente Darth Vader sarà il cattivo principale. Questo è lo Star Wars con cui tutti siamo cresciuti.
Sul suo ruolo di autore indipendente:
- Sei il capo di te stesso, ma questo vale sia nel bene che nel male, quindi alla libertà si aggiunge la necessità di controllare ogni cosa. Il grande vantaggio dei fumetti di proprietà dei creatori per me sta nel lavorare con gente con cui sei amico. Alla Marvel lavoro con dei grandi artisti ma a volte si tratta di gente che non ho mai visto di persona, o con cui non mi sono scambiato neanche una mail. In un lavoro di mia proprietà, la prima cosa che mi dico è: “Voglio lavorare con gente che conosco, con cui posso fare qualcosa di bello e con cui potermi chiedere ‘allora, cosa diavolo ci va di fare assieme?’“
Fonte: CBR