Chrono Rat-Man #13: L'Ultimo Segreto!
Rat-Man è pronto ad affrontare il Buffone... ma saprà sopportare L'Ultimo Segreto?
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
L'intenzione originale di Leo Ortolani per la Trilogia del Ritorno è di pubblicare i tre episodi a ritmo mensile: il primo a novembre, il secondo a dicembre e il terzo a gennaio. In realtà, complice il viaggio a New York con la futura moglie Caterina di cui vi abbiamo parlato nelle puntate precedenti di Chrono Rat-Man, questo proposito va in fumo: Il Ritorno! esce nel novembre '96, La Squadra Segreta! a cavallo tra dicembre '96 e gennaio '97, mentre il conclusivo L'Ultimo Segreto! a marzo '97, mantenendo quindi la bimestralità della testata autoprodotta.
Per ironizzare sul non essere riuscito a prestare fede al suo intento, l'autore nella quarta tavola si firma "Storia, matite, chine e ritardo di Leo", scritta corretta nelle successive ristampe con la scritta "e quant'altro" perché i lettori non avrebbero capito a quale ritardo si facesse riferimento.
[caption id="attachment_22222" align="alignright" width="291"] I Minutemen di "Watchmen"[/caption]
Nella stessa pagina vediamo anche la Squadra Segreta originale, in una posa da foto che omaggia i Minutemen di Watchmen, di cui la squadra è un chiaro riferimento; tra i componenti ci viene mostrato per la prima volta il Pipistrello, personaggio che avrà un ruolo fondamentale nella Quadrilogia del Supereroe.
Indagando sulla scomparsa dei membri della prima Squadra Segreta a 20 anni di distanza, Rat-Man scopre che qualcuno li ha fatti fuori esattamente come sta succedendo ai suoi compagni: in quell'occasione l'esecutore fu Takros, uomo al servizio di Boda che piazzò una bomba termica all'interno della cattedrale, luogo dal quale il supergruppo voleva entrare nell'abisso per sconfiggere l'Ombra.
Boda infatti si opponeva allo scioglimento della Squadra Segreta perché voleva utilizzare il team in modo poco chiaro, destino che sarà poi riservato alla Seconda Squadra Segreta; il piano prevedeva l'utilizzo del Guardiano, robot che Valker stava costruendo in quegli anni, ma l'affrettato intervento di Takros con la bomba termica attirò l'attenzione dei media, spingendo Boda a inscenare il suicidio di Takros e producendo una sua finta ammissione di responsabilità per il gesto.
[caption id="attachment_22254" align="alignleft" width="183"] Kingdom Come[/caption]
Con questo terzo episodio della trilogia, il cast di Rat-Man si arricchisce di un'ampia varietà di personaggi, molti dei quali hanno anche un ruolo serio e hanno agito nel passato, dando vita a un intreccio complesso e a una cronologia della serie che da questo momento sarà sempre più intricata. La copertina dell'albo vuole evidenziare questa caratteristica, con tutto il cast di questa trilogia alle spalle del protagonista, con una struttura che ricorda le illustrazioni di copertina di Kingdom Come.
Mentre Rat-Man prosegue la sua ricostruzione degli eventi passati con l'aiuto di Cinzia, Lupo dichiara alla stampa che Rat-Man è l'assassino di Karpa e Tresh; Valker infatti vuole uccidere l'eroe in calzamaglia gialla, per spingere la popolazione a desiderare una nuova squadra di vigilanti e poter così creare la Terza Squadra Segreta. Il nuovo supergruppo sarà guidato da Spettro, che Lupo manda alla Città Senza Nome per spiare Rat-Man, in realtà un modo per tenerlo lontano dalla Città Molto Grande e l'operazione in cui Rat-Man verrà ucciso. Dietro la maschera di Spettro si cela infatti Kimmy Belland, figlia del Lupo, e proprio questo legame spiega l'atteggiamento protettivo dell'uomo nei suoi confronti e il desiderio di vedere la sua erede a capo della Terza Squadra Segreta.
Rat-Man però viene accompagnato alla cattedrale da Tòpin, che finge di aiutarlo quando in realtà vuole vendicarsi di essere stato abbandonato anni prima e vuole farlo finire nella trappola del Buffone; il criminale si rivela però essere Nottolo, il membro della Seconda Squadra Segreta messo da parte per consentire l'ingresso nel gruppo di Rat-Boy, voluto da Valker. Ora che si vuole sbarazzare di Rat-Man, Valker ha proposto a Nottolo di aiutarlo in cambio di un posto nella Terza Squadra Segreta; l'intervento di Lupo rivela che in realtà il piano era di uccidere tutti e tre, Rat-Man, Nottolo e Tòpin, ma Kimmy riesce a fermare il padre. Quando Valker arriva, lancia all'interno della cattedrale una bomba termica e blocca la fuga di Lupo, sparandogli; nel frattempo all'interno Rat-Man spinge Nottolo a gettarsi tra le fiamme, in un disperato tentativo di recuperare la lettera di Abbard che conteneva i suoi dati personali. Lo scienziato nelle lettere mandate ai membri della Seconda Squadra Segreta rivelava inoltre che il progetto dei laboratori Altrove prevedeva di trasformarli in supersoldati attraverso un siero in grado di manipolarli geneticamente, che però non ha funzionato.
Dopo l'esplosione nella cattedrale, Rat-Man porta in salvo Kimmy con l'aiuto di Cinzia; il transessuale platinato ricatta Valker facendogli credere di avere filmato l'omicidio di Lupo, così che i tre se ne possano andare liberamente. Secondo l'accordo Valker non potrebbe più tentare di fare del male a Rat-Man, ma l'uomo dagli occhi di ghiaccio in futuro rivedrà la sua posizione tornando all'attacco... Nel frattempo, dovrà fare i conti con Tòpin, che approfittando ancora una volta dell'abbandono del suo precedente mentore, sembra voler diventare il discepolo di Valker. Abbastanza facile immaginare quanta poca considerazione l'uomo darà a questa proposta.
Tre giorni dopo, Rat-Man visita Kimmy in ospedale; oltre a incontrare Karpa e Tresh in borghese, sopravvissuti grazie a una messinscena di Kimmy, l'eroe con le orecchie da topo scopre che il suo primo amore si è rifatta una vita con un altro uomo, e rinuncia a dichiararsi.
Mentre cammina per la strada un giornale pubblica una foto "in memoria di Fabrizio" omaggio al pugile Fabrizio De Chiara morto sul ring pochi mesi prima, amico di un lettore che chiese ad Ortolani di omaggiare lo sportivo, dallo spirito combattivo e che non si dava mai per vinto, in modo affine a quanto fa Rat-Man.
Questo aspetto del carattere del personaggio trova la sua rappresentazione più memorabile nelle pagine seguenti, che infondono un incredibile valore iconico a una frase nata come slogan buffo in uno dei primi episodi. Kimmy infatti suggerisce a Rat-Man di abbandonare la maschera, perché ci saranno sempre i Valker e non potrà fermarli per sempre; sarebbe stato più sereno se avesse rinunciato al suo ruolo di supereroe e fosse tornato dalla sua vera famiglia.
Ma Rat-Man non accetta questa proposta, getta nel caminetto la lettera di Abbard consacrando così la sua vita alla maschera con le orecchie di topo.
Poi si lancia dalla finestra nonostante sia privo di superpoteri che gli permettano di volare, è un uomo qualunque che lotta e fa gesti disperati anche quando non ha alcuna possibilità di salvezza.
"Fletto i muscoli e sono nel vuoto."