Skottie Young e il successo di Rocket Raccoon al cinema e nei comics
Il successo di Rocket Raccoon al cinema e a fumetti nele parole di Skottie Young
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Innanzitutto: perché la gente si è innamorata del Rocket in CGI con la voce di Bradley Cooper e perché Young lo considera, assieme al suo vecchio amico Groot, una delle chiavi del successo della pellicola? Proprio perché i due sono vecchi amici. Guardians of the Galaxy aggiunge, grazie a loro, un elemento da buddy story alla classica dinamica degli eroi riluttanti a collaborare, insieme per forza o a causa delle circostanze. A tutti piacciono i compagni di viaggio, gli amici inseparabili, le coppie improbabili che funzionano alla perfezione. E l'irascibile e terribilmente verboso Rocket è semplicemente perfetto, al fianco del silenzioso e apparentemente pacato Groot. L'abilità del regista James Gunn nel mettere in evidenza questa componente, li ha resi il vero fulcro del gruppo, aggiungendo elementi inediti, per esempio, alle dinamiche di interazione che abbiamo già visto in The Avengers. Good call, Skottie. Non vediamo l'ora di confermare o smentire questa tua teoria.
Magari svelando qualche mistero sulla storia di Rocket Raccoon, nel corso della serie. Per esempio: chi è la figura ammantata che gli sta alle calcagna sin dal primo numero? Sembra essere altrettanto pelosa e della stessa taglia. Davvero il Guardiano spaziale è l'ultimo della propria razza come ha sempre sostenuto di essere? Noi di Badcomics.it non vediamo l'ora di scoprirlo.
Fonte: Comic Book Resources