Le conseguenze di Death of Wolverine secondo Charles Soule
Death of Wolverine darà vita alla miniserie The Weapon X Program
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Con il suo atteggiamento decostruttivo (e sapientemente revisionista), che i lettori americani stanno ammirando su She-Hulk, Soule decide di occuparsi del Programma Weapon Plus, organizzazione che influenza l'Universo Marvel sin dai tempi della creazione di Capitan America, che possiamo considerare la sua prima creazione, in quanto Weapon I. Assisteremo alla lotta per la sopravvivenza di cinque personaggi modificati dai simpaticoni di Weapon X, tutti quanti legati, in qualche modo, a Wolverine e ai personaggi che gli gravitano attorno. Non si tratterà di soggetti già formati, domati, in pace, ma di una situazione estrema. Sofferenti, sotto scacco, in crisi, i cinque daranno vita a una sorta di versione oscura di Runaways, secondo la definizione dello stesso Soule.
Soule sembra quindi essere, in assoluto, il mattatore del destino di Logan che è dunque preda della sua verve creativa. L'autore rivela di avere dei piani interessantissimi per Wolverine e per tutti gli alleati, amici, nemici più stretti che si è fatto negli anni. Non fa mistero di essere eccitato dall'imminente uscita del ciclo che dovrebbe portarlo alla sua morte, definendo Death of Wolverine semplicemente bellissimo. Speranzosi, vogliamo credergli. Ma terremo gli occhi bene aperti.
Fonte: Newsarama