Chrono PK #64: Angus Tales
Le Angus Tales ci raccontano le avventure da reporter di Angus Fangus, tra un mafioso violinista e un allegro castoro...
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
I disegni cartooneschi di Silvia Ziche e le sceneggiature demenziali di Tito Faraci sono un perfetto connubio per raccontare le strampalate disavventure di Angus, tinte da una patina vintage e noir grazie alle tavole con un filtro seppiato, che danno l'impressione di star sfogliando pagine ingiallite e macchiate di caffè.
La miniserie comincia con Colonne Infami, un episodio tutto al femminile in cui la Ziche è affiancata dalla sceneggiatrice Paola Mulazzi. Per l'occasione Angus trova una partner lavorativa, quanto di più vicino a un interesse sentimentale vedremo mai: si tratta della bella e agguerrita Porfiria O' Connell, conosciuta come Perfidia per il suo atteggiamento spietato che sfoggia durante i suoi reportage. Ma la giornalista è pronta a tutto pur di ottenere il successo, compreso tradire Angus rubandogli l'inchiesta che le permette di vincere il Pulitzer, rendendo ancor più disilluso il cinico kiwi.
Angus sta per mettere a segno un sensazionale scoop giornalistico in Senza Benza: i poliziotti sono grandi appassionati del cartone per bambini "Baldo, l'allegro castoro" al punto da organizzare ritrovi in costume. Le foto compromettenti potrebbero gettare disonore sulla polizia, perciò comincia un inseguimento in cui un agente cerca di mettere le mani sul kiwi prima che le pubblichi; il giornalista si rifugia in un ristorante cinese, dove sta per cadere in schiavitù di uno scienziato pazzo cinese che vuole conquistare il mondo. Il poliziotto interviene per salvarlo, ma obbliga Angus a posare per un'imbarazzante foto in un costume da coniglio rosa, così da garantirsi che le foto dei loro festini non saranno messe in circolazione.
Ne Il Posto Sbagliato la macchina di Angus è stata rimossa dopo che il reporter l'aveva parcheggiata in divieto di sosta. Quando il giorno successivo il kiwi si reca all'ufficio contravvenzioni per farsi togliere la multa, sente una conversazione tra criminali che poi si scopriranno però essere impiegati che suonano in una jazz band; dopo aver sventato un reale tentativo di rapina, il gruppo musicale chiederà ad Angus un articolo promozionale, offrendogli in cambio l'annullamento della multa.
Il Grande Scoop è l'unico episodio scritto e disegnato dalla Ziche; l'autrice decide di omaggiare Tito Faraci realizzandone una versione paperesca e affiancandola ad Angus Fangus, costretto a trascinarsi dietro il fumettista durante un suo reportage. Il cronista vuole smascherare i loschi traffici di un collega rivale, ma introducendosi di nascosto nella sua villa si trova di fronte a Billy Paganino e al creatore di Baldo l'allegro castoro, entrambi coinvolti in un piano che voleva sfruttare le idee del fumettista per il suo cartone animato. Ma le disavventure di Angus si riveleranno un'eccellente ispirazione per tante nuove storie ricche di comicità...
Queste sei puntate compongono il ciclo originale delle Angus Tales, alla quale hanno fatto seguito altre miniserie umoristiche incentrate su altri personaggi secondari dell'universo pikappico. Ma in modo del tutto inaspettato il penultimo numero di Paperinik New Adventures pubblica Visite Inattese, dopo ben 3 anni dall'ultimo episodio; è l'occasione per rivedere Billy Paganino e anche Rangi Fangus, ormai assente dalla serie principale da un paio d'anni.
Angus Fangus sta indagando su due pericolosi gangster, ma la notizia che sua madre sta arrivando in visita gli fa rivedere le sue priorità; chiede quindi ai criminali di aiutarlo a riordinare casa in cambio della rinuncia al servizio su di loro, ma l'intervento di Billy Paganino dà il via a un'accesa sparatoria che fa arrivare sul luogo anche la sparatoria. Al suo arrivo Rangi sembra non notare la casa semi-distrutta dallo scontro, ma il suo occhio lungo di mamma non può lasciarsi scappare il più piccolo dettaglio di disordine...