Topolino 3058, la recensione

A lungo atteso, finalmente possiamo leggere su Topolino 3058 il ritorno di PK...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


Condividi

Fa uno strano effetto tornare dopo 16 anni in edicola -nella stessa edicola- per comprare il primo episodio della nuova storia di PK.
Le aspettative sono diametralmente opposte: se nel 1996 mi apprestavo a comprare con curiosità il primo numero di una serie di cui non sapevo quasi nulla, ora sto per ritrovare un universo narrativo che ha segnato la mia adolescenza, uno dei più interessanti esperimenti editoriali mai fatti in casa Disney, con un hype che si carica da quasi un anno.
Un ottimo biglietto da visita è l'editoriale di Valentina De Poli, che come membro del PkTeam all'epoca si era occupata anche di introdurre la serie a una generazione di futuri Pkers: le parole con cui apre "Topolino 3058" provengono dal cuore, sono emozionanti e riescono a catturare l'attenzione del fan di vecchia data e del giovane lettore, dando l'impressione di essere al cospetto di "un nuovo inizio".

Potere e Potenza comincia in un luogo non ben definito, in un tempo ancora meno chiaro. È passato molto tempo dall'ultima avventura di PK: anni, mesi... o forse soltanto una notte. Il Razziatore lo contatta perché c'è ancora bisogno di lui, dopo che la sua morte ha condannato l'universo a un destino infausto. Sì, la sua -morte-. Chi temeva che il passaggio di PK sulle pagine del settimanale Disney lo avrebbe costretto a una vicenda edulcorata non può che rimangiarsi ogni dubbio, soprattutto dopo l'angosciante vignetta che mostra il papero caduto a terra, bersaglio delle armi evroniane davanti a una 313 ormai distrutta. È un'immagine forte, nella quale è rinchiusa una forte potenza drammatica e che dimostra come l'epicità e i toni adulti della saga possano essere mantenuti anche in questa sede. Visivamente il formato ridotto si percepisce, l'effetto delle splash page e delle tavole più elaborate e meno efficace, ma comunque i disegni, la colorazione e la struttura delle vignette non fa rimpiangere troppo il formato comic-book.
Pagina dopo pagina il lettore scopre assieme a Pikappa sempre più elementi di cosa sta succedendo: in una Paperopoli apocalittica ormai soggiogata Odin Eidolon e un manipolo di ribelli resistono all'oppressione evroniana. Il Razziatore recupera l'ex-supereroe per riportarlo sul campo di battaglia, ma lo scenario che gli si presenta davanti è molto peggio di quanto abbia mai affrontato finora... La minaccia infatti non è composta solo dall'esercito evroniano guidato dall'imperatore Grrodon, ma con lui collaborano vecchie conoscenze come Morgan Fairfax e Nebula Faraday; in una quarantina di pagine le strizzate d'occhio al passato si sprecano, ma non sono solo citazioni per i fan, bensì elementi ripresi e mescolati per dare vita a un disegno che tiene conto di tutta la saga, in quella che potrebbe benissimo essere una conclusione in cui tutti i fili si riannodano per il gran finale. PK entra così nella camera Omega, l'ultima roccaforte della Ducklair Tower all'interno della quale sono custodite armi e attrezzature che gli permetteranno di affrontare gli evroniani... riuscirà un solo papero a vincere questa guerra ancora una volta?
L'ultimo numero di PK2 si chiudeva col supereroe che osservava dall'alto Paperopoli dicendo "Forse questa è davvero la fine..."; per 12 anni è stato così, ma già dalla prima puntata di questa storia in quattro parti possiamo affermare che Pikappa è tornato in grande stile. L'attenzione mediatica, la pagina social che propone addirittura le nuove mirabolanti avventure di Bertoni, il sondaggio che chiede ai lettori come deve concludersi la storia sono segnali che il personaggio è sotto i riflettori, ma nulla di tutto ciò avrebbe un senso se il fumetto non fosse all'altezza delle aspettative.
La storia pubblicata su "Topolino" va anche oltre: non è solo un omaggio nostalgico per accontentare i fan che volevano rivederlo, non è un capitolo che potrebbe confondersi con un albo dello spillato pubblicato a fine anni '90. Potere e Potenza è il proseguimento della saga, una sua diretta evoluzione che tiene conto degli anni passati, sia per l'importanza riconosciuta al suo universo narrativo, sia per l'aggiornamento del linguaggio fumettistico.
A corredo del fumetto troviamo un'intervista ai due autori della storia, alcune foto di giovani lettori alle prese col Pk Blaster e una piccola enciclopedia evroniana che rappresenta gli alieni viola con un aspetto buffo alle prese con atteggiamenti demenziali; nulla a che vedere con i dossier scientifici che proponeva PKNA, ma qualcosa più vicino nello spirito alle storie brevi proposte a fine numero.

Anche se più di un terzo di "Topolino 3058" è dedicato al ritorno del papero mascherato, il settimanale disneyano non abbandona la struttura antologica e propone la consueta dose di articoli redazionali e storie con paperi e topi, dando un buon esempio della qualità media della testata ai Pkers che hanno acquistato l'albo solo per rivedere in azione il proprio beniamino.
Gastone e la Luna Storta comincia come una solita storia sui colpi di fortuna del cugino di Paperino, che riceve in eredità una barca da un suo sfortunato avo; se inizialmente l'impressione è quella di leggere una storia come tante altre del personaggio, fortunatamente la trama subisce uno scossone trovando un'atmosfera misteriosa e addirittura sorprendenti risvolti paranormali.
Andiamo al Cinema: il Biopic più che un analisi del genere cinematografico citato nel titolo si limita a fare una parodia della vita di Mozart, riferendosi chiaramente al film Amadeus, ma né i disegni né la sceneggiatura brillano particolarmente. Riesce a intrattenere leggermente meglio, nonostante le sole 4 pagine a disposizione, Paperino e i Decibel Provvidenziali, una breve storia ambientata in un locale con la musica troppo alta, dando così vita a una serie di incomprensioni e giochi di parole che accompagnano il lettore al simpatico finale.
Chiude l'albo Topolino e la Contessa Contesa, un affascinante racconto di cappa e spada talmente convincente che sembrerebbe la parodia di un feuilleton già esistente. Nella Londra del '700 un giovane Topolino marinaio naufraga e perde la memoria, ma torna in città al suo posto un sosia che ruba la sua identità e cerca di sposare l'amata Milady Minnibel. Tra inseguimenti a cavallo e duelli al chiaro di luna, Topolino riesce a riconquistare l'amata, chiudendo così un racconto dall'atmosfera suggestiva.

E ora che avete finito di leggere "Topolino 3058", che aspettate? Correte a votare su Topolino.it se volete distruggere o salvare la Ducklair Tower!

Continua a leggere su BadTaste