Speciale Marvel Star Wars, parlano gli autori: 1 - Jason Aaron

Jason Aaron ci racconta cosa ha in serbo per Luke, Han, Leia e compagni, protagonisti di Star Wars, l'ammiraglia delle nuove serie stellari targate Marvel

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Sulla scia dell’epico annuncio della San Diego Comic-Con riguardo all’esordio delle nuove testate di Star Wars targate Marvel, Badcomics.it offre tre articoli di approfondimento dedicati a questi tre progetti e ai tre autori chiamati a realizzarli. Il primo appuntamento è quello con Jason Aaron, che si occuperà della testata “madre”, intitolata semplicemente Star Wars: illustrata da John Cassaday, seguirà le vicende della Ribellione e dei personaggi principali della trilogia classica: Luke, Leia, Han, Chewbacca e il resto della banda. Aaron non è stato avaro di dettagli e rivelazioni nel corso dell’intervista che ha concesso a Comic Book Resources in occasione della SDCC. Ecco quanto ha rivelato riguardo a ciò che ha in serbo per gli eroi dell’Alleanza Ribelle.

In "Star Wars" seguirai gli eroi dell’Alleanza Ribelle nei giorni che seguono un’enorme vittoria, la distruzione della Morte Nera. Cosa trovi di interessante in Luke, Han, Leia e Chewie durante questo arco temporale?

Un aspetto fantastico di questo periodo è che tutti i personaggi sono, per così dire, disponibili sul tavolo da gioco. Ovviamente siamo ancora agli esordi e questi personaggi si sono appena incontrati e hanno appena formato un gruppo. Quindi devono ancora capire qual è il loro posto in questo gruppo e decifrare quale rapporto avranno gli un con gli altri.

Inoltre, c’è il fatto che esaminando il vuoto tra Episodio IV ed Episodio V si scopre che accadono diverse cose importanti fuori scena. Questo ci offre l’opportunità di fare luce su quei momenti e di renderli canonici al pari degli eventi dei film.

La Lucasfilm ha alterato la natura dei loro prodotti editoriali, il che significa che potremo creare delle versioni nuove di zecca di quei momenti salienti come la ricerca di Luke Skywalker per avere delle risposte su suo padre e capire cosa significa essere un Jedi, e le indagini di Darth Vader per scoprire chi è stato a distruggere la Morte Nera, cosa che lo porterà a sentire pronunciare il nome Skywalker per la prima volta.

Lo spazio tra i due film è molto ampio, quindi credo che potremo raccontare molte storie prima di arrivare agli eventi de L’Impero Colpisce Ancora. La mia intenzione è di accaparrarmi tutti gli argomenti che la Lucasfilm ci concederà di trattare e di esplorarli a fondo.

Sappiamo che Leia è una figura importante nell’Alleanza Ribelle e ci hai preannunciato che Luke si metterà in cerca di risposte su suo padre e i Jedi. Cosa sai dirci sulle motivazioni di Han e Chewie all’inizio di "Star Wars"?

Credo che Han si trovi in una posizione molto interessante, in quanto non è ancora arrivato al punto in cui è del tutto pronto a diventare Han Solo, il Leader Ribelle. Sul suo ruolo all’interno del gruppo aleggia ancora un grosso punto interrogativo. Credo che si svegli ogni mattina e si chieda: “Ma cosa ci faccio ancora qui? Oggi è il giorno in cui tolgo le tende una volta per tutte.” E poi, ovviamente, c’è un punto in cui il suo passato torna a perseguitarlo.

Uno dei motivi per cui Han continua a restare potrebbe essere ciò che prova per la Principessa Leia. I primi due film avevano stabilito un triangolo romantico tra Luke, Leia e Han, cosa che divenne un po’ inquietante all’epoca del terzo film, in cui la parentela tra Luke e Leia viene rivelata. Quel triangolo romantico farà parte delle dinamiche tra i tre personaggi nella tua serie?

Uno degli aspetti migliori nello sceneggiare questa serie è che abbiamo piena consapevolezza di cosa accadrà in seguito. Sappiamo dove è diretta la storia e da dove proviene ogni personaggio. Quindi niente baci tra Luke e Leia.

Parliamo per un istante di parte del materiale già pubblicato e ambientato in questo periodo, come i fumetti originali di “Star Wars” pubblicati dalla Marvel. Mi pare di avere capito che il materiale dell’Expanded Universe è ora parte della linea “Legends”, ma voi avete il potere di reintrodurre quegli elementi nella serie se volete, giusto?

Certo, in pratica è quasi tutto a nostra disposizione sul tavolo di gioco. Soltanto perché la storia è ambientata in questo periodo, non significa che non possiamo attingere a risorse provenienti da altre parti ed epoche dell’universo di Star Wars... purché il tutto abbia un senso. È come rovesciare il cesto dei giocattoli sul tavolo e scegliere con cosa giocare, è uno degli aspetti più divertenti.

Quindi sì, se ci sono parti dei fumetti di Star Wars già pubblicati che si inseriscono bene in ciò che vogliamo fare, va benissimo. Abbiamo facoltà di esaminare e scegliere ciò che ci interessa... in collaborazione con la Lucasfilm, naturalmente.

Abbiamo parlato del cast dei personaggi principali, ora passiamo a quello dei personaggi secondari. In Star Wars ci saranno personaggi di supporto nuovi o già conosciuti? Avremo l’occasione di saperne di più sulla struttura e sulle risorse dell’Alleanza Ribelle in questo periodo?

Sicuramente amplieremo il cast man mano che andremo avanti, ma nel primo arco narrativo ho voluto concentrarmi soprattutto sui personaggi principali del film. Quindi quello sarà incentrato soprattutto su Luke, Leia, Han, Chewie, i droidi, Darth Vader e un altro personaggio che farà capolino a metà dell’arco narrativo.

Volevo che questa apparisse come una serie che avreste potuto leggere due mesi dopo l’uscita del film originale. Tutto ciò che serve per seguirla è aver visto il primo film, quindi ho cercato di usare i film come fonte d’ispirazione principale. Inizialmente ci concentreremo su quei personaggi. Poi, andando avanti, amplieremo il cast con personaggi nuovi e altri già esistenti.

Hai parlato di Darth Vader, che comparirà anche nella sua serie personale scritta da Kieron Gillen. Che ruolo svolgerà Vader nella tua?

Sarà sempre il cattivo principale, naturalmente. Questa è una serie incentrata su un gruppo e il cast è ampio, ma la trama è comunque guidata da Luke Skywalker e dalla ricerca che ha intrapreso. Luke si trova in una posizione molto interessante: ha appena iniziato a conoscere questo mondo, e tutto ciò che pensava di conoscere è stato spazzato via. Le persone che lo hanno cresciuto sono morte. Incontra Ben Kenobi che per un breve momento diventa per lui un mentore, e poi anche lui muore. E così gli restano soltanto la spada laser di suo padre da brandire e molte domande a cui trovare una risposta.

Ha appena fatto qualcosa di straordinario. È riuscito a far saltare la Morte Nera usando la Forza. Quindi sa che c’è qualcosa di speciale in lui, ma non ha ancora idea di cosa significhi. Siamo ancora molto lontani da quando Ben gli sussurrerà all’orecchio “Devi andare a trovare Yoda su Dagobah”. Attualmente Luke vaga senza una meta e si chiede ‘cosa devo fare?’

Quando intravede la figura di Darth Vader, per quello che ne sa lui si tratta dell’uomo che ha ucciso suo padre. E sicuramente dell’uomo che ha ucciso Ben Kenobi. Quindi credo che dentro di sé Luke sappia già che prima o poi è destinato a scontrarsi con lui, il che significa che deve prepararsi a vincere quello scontro.

Il rovescio della medaglia sta nel fatto che anche Darth Vader è a sua volta in cerca di risposte. Chi diavolo è stato a distruggere la Morte Nera? Ben Kenobi salta fuori dal nulla per la prima volta dopo molti anni, e nel giro di poco tempo la Morte Nera viene distrutta. È evidente che c’è qualcosa che non torna.

Mi piace l’idea che la trama sia portata avanti da questi due personaggi che si cercano a vicenda senza veramente rendersi conto di chi sono. Luke va in cerca di indizi su suo padre, ma allo stesso tempo tenta di sfuggire a Darth Vader, senza capire cosa stia succedendo in realtà.

Quindi all’inizio sarà questo rapporto a portare avanti la trama; tuttavia, ripeto che si tratta di una serie su un gruppo. Voglio garantire un momento di gloria a ogni personaggio. Nel primo numero ci saranno scene importanti per Han, Leia e perfino per R2 e 3PO. Tutti avranno il loro turno sotto i riflettori. Il che vale anche per Vader. È il protagonista di una sua serie personale, ma nella sua serie funge soprattutto da volto dell’Impero.

Nella serie “Darth Vader” di Kieron Gillen avrete l’opportunità di sbirciare dietro le quinte e scoprire cosa sta succedendo veramente nei ranghi dell’Impero, mentre nella mia lo vedrete così come appare nei film. Ogni tanto farà irruzione sulla scena come una figura imponente, spaventosa e armata di spada laser. Il suo compito ora è di guidare la carica dell’Impero per fermare questi Ribelli e, più nello specifico, scoprire chi è stato a far saltare in aria la Morte Nera.

Che altro puoi dirci sul primo arco narrativo di Star Wars a cui tu e John Cassaday state lavorando, in termini di trama e di temi principali?

La serie ha inizio un paio di settimane dopo la distruzione della Morte Nera, che ovviamente è stata una grande vittoria per i Ribelli. La più importante che abbiano mai ottenuto: questa gigantesca stazione da battaglia è stata distrutta e hanno sferrato un colpo tremendo all’Impero, quindi ora cercano di sfruttare il vantaggio e di lanciare una sorta di Offensiva Tet contro l’Impero.

Hanno l’impressione di avere stordito l’Impero momentaneamente e ora cercano di sferrare il colpo che lo metterà al tappeto. Sono pronti ad alzare la posta in gioco. Iniziano a lanciare più attacchi a sorpresa. All’inizio del primo numero, vedremo proprio il cast dei personaggi che più amiamo tuffarsi ancora una volta nella mischia.

Lo Speciale Star Wars Marvel continua domani con l’intervista a Kieron Gillen, autore della serie personale su Darth Vader. Potete trovare il testo integrale dell’intervista ad Aaron a questo link.

 

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Fonte: Comic Book Resources

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