Ci riempiamo spesso la bocca, noi commentatori e addetti ai lavori dell'arte che più di ogni altra, negli ultimi anni, regala spunti e plot agli altri media dell'intrattenimento, con la parola
"crossmedialità". Quella caratteristica di molti brand narrativi contemporanei che li rende trasversali rispetto al panorama mediatico. La Marvel è una casa editrice di fumetto? Forse il suo core business è ancora quello, ma non possiamo più limitarci a definirla in questo modo, dato che è ormai direttamente impegnata in progetti sul piccolo e sul grande schermo. Ecco che i suoi personaggi sono divenuti crossmediali, attraversano i mezzi narrativi dandosi identità nuove a seconda della sede a cui approdano.
Il fenomeno è giovane e la sua versione, per così dire, organica, di vero interscambio, ancora acerba. Ci sono però sempre più esempi di quanto e come si vada verso un'integrazione sempre più profonda. Forse è proprio il caso di quanto stiamo per vedere su Green Arrow della DC Comics dove il successo della serie televisiva Arrow, spin off meno patinato e luccicante di Smallville, ha avuto pesanti influenze sulla selezione del prossimo team creativo che si occuperà delle gesta dell'arciere smeraldo. Le avventure di Freccia Verde, infatti, dal #35 della serie, previsto per ottobre, saranno scritte da Ben Sokolowski e Andrew Kreisberg, che succederanno a Jeff Lemire. Nulla di strano, se non fosse che i due sono rispettivamente produttore esecutivo e sceneggiatore di Arrow.
Né l'uno né l'altro sono digiuni di esperienze nel campo del fumetto. Tuttavia è piuttosto evidente il tentativo, per altro confessato apertamente, di portare elementi narrativi che hanno dato prova di essere apprezzati nella serie all'interno del fumetto. Non soltanto con adeguamenti di certi particolari (Nick Fury, anyone?), ma via trasfusione di talenti da un media all'altro. Anche qui niente di nuovo in valore assoluto, se è vero che Jeph Loeb, autore di miniserie di grande successo per Marvel e DC, ha prestato la sua penna per anni al sopracitato
Smallville. Sinora, però, abbiamo in genere assistito a un'osmosi inversa, in cui alle serie tv servivano elementi fumettistici, autori che ben conoscono il personaggio nella sua versione cartacea, tali da mantenere le atmosfere e le idee di base già note ai lettori. Ora, con Oliver Queen, vediamo accadere il contrario. Siamo curiosi di apprezzarne i risultati.
Le matite della serie, dal #35 in poi, saranno affidate a Daniel Sampere.
Fonte: Comic Book Resources