Brian K. Vaughan parla della scena di parto in Saga #19
Lo scrittore di Saga, Brian K. Vaughan, ci racconta com'è nata la famigerata scena di parto del numero 19
Beh, l’ultima pagina era decisamente concepita per essere un Grosso Colpo di Scena, ma quanto alla prima pagina, ho solo pensato che sarebbe stato bellissimo. Lo so che può sembrare assurdo perché nell’ultima pagina c’è una coppia sposata che si abbraccia e nella prima pagina c’è un primissimo piano di un ano insanguinato... ma tutti i padri che hanno avuto il privilegio di vedere le loro mogli partorire sanno che il momento in cui il bambino inizia a uscire suscita una combinazione surreale di gioia e repulsione, di sollievo e di terrore, di emozione e di nausea, di confusione e meraviglia. Il fatto che Fiona Staples riesca a farti provare tutte queste emozioni in una sola vignetta in cui un robot spinge un Sony Watchman formato gigante fuori dalla sua vagina è uno dei tanti motivi per cui è considerata la più grande narratrice della sua generazione.
Avevo effettivamente preso in considerazione di aprire Saga #1 in questo modo, mostrando Hazel che esce da Alana, ma poi ho deciso di no per varie ragioni, tra cui il fatto che avrebbe sfigurato in confronto alla potenza e alla bellezza di quanto accade in quel numero di Miracleman. Sono felice di avere aspettato che il nostro fumetto potesse stabilire una sua identità prima di proporre la nostra visione di una nascita, ma sicuramente esisteranno altri esempi di scene di nascita “realistiche” nel fumetto, no? Sono sicuro che possiamo trovare almeno sei casi di decapitazioni esplicite scandagliando solo le uscite a fumetti di questa settimana, quindi ci dovranno pur essere altre raffigurazioni di qualcosa che accade circa 400.000 volte al giorno nel mondo reale.
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